Washington, 17 giugno 2025 – Il vicepresidente degli Stati Uniti J. D. Vance, in un recente post sul social network X, ha sottolineato che il presidente Donald Trump potrebbe adottare ulteriori misure contro il programma nucleare dell’Iran, riaffermando una posizione di lunga data sulla non proliferazione nucleare.
La fermezza di Trump sul programma nucleare iraniano
Secondo Vance, che è entrato in carica come 50º vicepresidente degli Stati Uniti a gennaio 2025 accanto al presidente Trump, la linea del presidente è stata “incredibilmente coerente” per oltre un decennio: l’Iran non deve possedere armi nucleari. Nel suo intervento, il vicepresidente evidenzia come Trump abbia spinto il suo team di politica estera a negoziare con Teheran per impedire che il paese mediorientale arricchisca l’uranio, un processo essenziale per la costruzione di ordigni nucleari.
Vance distingue inoltre tra il diritto dell’Iran ad avere un nucleare civile e il divieto di arricchire l’uranio oltre i livelli consentiti per usi pacifici. “L’Iran potrebbe avere un nucleare civile senza arricchire l’uranio, ma non vuole”, afferma, sottolineando come Teheran abbia invece arricchito l’uranio ben oltre i limiti civili, violando gli obblighi internazionali di non proliferazione. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha infatti ritenuto l’Iran colpevole di tali violazioni, un’accusa che non proviene da un’organizzazione schierata politicamente.
Possibili nuove azioni militari
Vance ribadisce che Trump ha mostrato “una notevole moderazione” nel mantenere la sicurezza delle forze armate e dei cittadini americani, ma non esclude che il presidente possa decidere di intraprendere ulteriori azioni militari per fermare l’arricchimento nucleare iraniano. “La decisione spetta in ultima analisi al presidente”, conclude il vicepresidente, evidenziando che l’obiettivo principale rimane l’uso dell’esercito americano per proteggere gli interessi del popolo statunitense.






