Washington, 11 giugno 2025 – Il personale militare e diplomatico statunitense è stato trasferito da alcuni paesi del Medio Oriente a causa di una situazione ritenuta potenzialmente pericolosa nella regione. A renderlo noto è stato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel corso di una breve dichiarazione ai giornalisti prima di assistere al musical “I Miserabili” al Kennedy Center di Washington.
Trasferimento del personale USA nel Medio Oriente
Secondo quanto riferito, il trasferimento riguarda in particolare il personale dell’ambasciata americana in Iraq. L’operazione è stata interpretata da alcuni media come un possibile segnale di tensione nei negoziati in corso tra Stati Uniti e Iran sul dossier nucleare, che potrebbero non procedere secondo le aspettative. Tuttavia, non sono stati forniti dettagli specifici sulle motivazioni o sulle tempistiche dell’operazione.
Il presidente Trump ha descritto il Medio Oriente come una regione che “potrebbe essere un posto pericoloso” in questo momento, giustificando così il trasferimento del personale. Non sono state rilasciate ulteriori informazioni sulle altre aree interessate o sulle misure di sicurezza adottate.
Contesto politico internazionale e impatti
Il trasferimento avviene in un momento di particolare tensione geopolitica, con negoziati sul nucleare iraniano che appaiono in stallo e con le borse europee che registrano un calo significativo, influenzate anche da annunci di possibili nuovi dazi statunitensi al 50% sulle importazioni dall’Unione europea. A Milano, ad esempio, il mercato azionario ha subito una flessione superiore al 2%, mentre lo spread Btp-Bund è salito a 103 punti base.
Donald Trump, attualmente alla sua seconda presidenza dopo la vittoria nelle elezioni del 2024, continua a mantenere un approccio di forte attenzione alle questioni di sicurezza internazionale e a una politica estera che spesso sottolinea la necessità di proteggere gli interessi americani in aree strategiche come il Medio Oriente.
Il trasferimento del personale americano nella regione, benché non annunciato ufficialmente in dettaglio dalle autorità, riflette le preoccupazioni crescenti degli Stati Uniti in un contesto di instabilità e incertezza geopolitica.





