Washington, 26 giugno 2025 – Secondo quanto affermato dal presidente Donald Trump, l’Iran non avrebbe spostato le sue riserve di uranio prima degli attacchi statunitensi. La dichiarazione arriva in un contesto di crescente tensione e incertezza riguardo alle reali conseguenze degli attacchi militari degli Stati Uniti sui principali impianti nucleari di Teheran.
“Nulla è stato portato fuori dalla struttura. Ci vorrebbe troppo tempo, sarebbe troppo pericoloso, molto pesante e difficile da spostare!”, ha scritto Trump in un post sul Truth riferendosi al sito Fordow colpito dai bombardieri americani B-2. Il presidente ha affermato che le foto satellitari di un gran numero di camion fuori dal sito prima del raid statunitense mostravano solo squadre che cercavano di proteggere Fordow con del cemento “per coprire la parte superiore dei pozzi”.
Le riserve di uranio sono state spostate?
Mentre Trump insiste sul fatto che l’Iran non abbia mosso il proprio materiale nucleare, fonti europee, riprese dal Financial Times, indicano una situazione più complessa. Secondo alcune capitali europee, l’Iran avrebbe infatti spostato riserve di uranio altamente arricchito dal sito di Fordow prima dei bombardamenti statunitensi, distribuendolo in altri siti per preservarne la sicurezza. Tuttavia, gli Stati Uniti non hanno fornito informazioni definitive agli alleati europei sulle capacità nucleari residue di Teheran dopo gli attacchi, lasciando ampi margini di incertezza.
Valutazioni ufficiali sui danni ai siti nucleari
Durante una conferenza stampa al Pentagono, il generale Dan Caine, Capo degli stati maggiori riuniti degli Stati Uniti, ha evitato di rispondere direttamente alle domande circa i danni effettivi causati agli impianti nucleari iraniani. Ha sottolineato che la valutazione dei danni non rientra nelle competenze dell’esercito, ma è affidata ai servizi di intelligence. Anche il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, ha confermato che l’analisi dettagliata spetta alla CIA.






