Washington, 6 settembre 2025 – Una nuova provocazione da parte del presidente Donald Trump ha fatto immediatamente scalpore, questa volta indirizzata alla città di Chicago, Illinois. Attraverso un post pubblicato sul suo social network Truth, Trump si è presentato in una singolare veste ispirata al celebre film di guerra “Apocalypse Now” di Francis Ford Coppola, evocando minacce sul possibile dispiegamento di truppe nella città.
Trump in versione “Apocalypse Now”: la minaccia a Chicago
Nel post, Trump si ritrae come il colonnello Bill Kilgore, personaggio interpretato da Robert Duvall nel film cult, con un’immagine generata da intelligenza artificiale che lo mostra con cappello e occhiali da sole, mentre elicotteri sorvolano la città. Accanto all’immagine campeggia la frase parafrasata: “Adoro l’odore delle deportazioni di mattina”, un chiaro richiamo al dialogo originale “Adoro l’odore del napalm al mattino”. Trump aggiunge inoltre un avvertimento diretto: “Chicago stiamo arrivando”, suggerendo la possibilità di un imminente intervento della Guardia Nazionale nella metropoli dell’Illinois.
Questa dichiarazione arriva in un contesto politico già denso di tensioni e richiama alla mente il carattere controverso e spesso polarizzante del presidente statunitense, che ha iniziato il suo secondo mandato alla Casa Bianca il 20 gennaio 2025. Trump, noto per aver utilizzato più volte i social media come strumento di comunicazione diretta e talvolta provocatoria, continua così a mantenere alta l’attenzione su temi sensibili come l’ordine pubblico e la gestione della sicurezza interna.
Chicago: una metropoli sotto i riflettori
Chicago, con una popolazione di circa 2,7 milioni di abitanti, è la terza città più popolosa degli Stati Uniti e un importante centro finanziario, industriale e culturale. Nota anche come “Windy City”, la città è amministrata dal sindaco Brandon Johnson dal maggio 2023 e vanta un ricco tessuto sociale e infrastrutturale. Negli ultimi anni, Chicago ha affrontato sfide legate alla criminalità e alle tensioni sociali, ma al momento non sono stati forniti dettagli ufficiali riguardo a un possibile intervento militare o all’attivazione della Guardia Nazionale.
Il post di Trump rappresenta quindi un segnale forte e simbolico, che riporta l’attenzione nazionale e internazionale su una città chiave degli Stati Uniti, accentuando le divisioni politiche e sociali che attraversano il Paese.






