Roma, 17 giugno 2025 – Donald Trump non è nuovo a lasciare in anticipo i vertici internazionali del G7. Un precedente simile si era già verificato nel 2018 durante il summit tenutosi a Charlevoix, in Canada, quando il presidente statunitense abbandonò l’incontro con un giorno d’anticipo. All’epoca, il premier canadese era il liberale di sinistra Justin Trudeau, mentre tra gli altri leader presenti figuravano Angela Merkel, Theresa May ed Emmanuel Macron. L’Italia era rappresentata da Giuseppe Conte, allora alla guida di un governo di coalizione con la Lega.
Il ritiro anticipato di Trump nel 2018 e le tensioni sui dazi
Nel 2018, Trump abbandonò il G7 il 9 giugno, saltando una sessione dedicata all’ambiente e ai cambiamenti climatici per partecipare a un vertice con il leader nordcoreano Kim Jong-un a Singapore. Quel summit canadese fu caratterizzato da tensioni significative tra il presidente Usa e gli altri leader, soprattutto sul tema dei dazi. Trump aveva imposto tariffe su acciaio e alluminio a Canada, Messico ed Europa, una mossa che suscitò forti critiche. Il premier Trudeau definì le discussioni “piuttosto ruvide”, mentre Trump sostenne che gli Stati Uniti erano stati trattati ingiustamente sul commercio, attribuendo la colpa ai leader americani del passato.
Nonostante la sua partenza anticipata, lo scontro non si concluse lì: il 10 giugno, ancora in volo verso Pyongyang, Trump ritirò la firma Usa dal comunicato finale del G7, accusando il Canada di non aver rinunciato alle tariffe sui prodotti americani. Definì Trudeau “disonesto e debole”, una provocazione cui Macron rispose duramente, sottolineando che “la cooperazione internazionale non può essere dettata da pugni di rabbia e dichiarazioni usa e getta”.
Il botta e risposta con Macron nel 2025
Quest’anno, il presidente degli Stati Uniti ha duramente criticato il capo dell’Eliseo per aver commentato la sua partenza anticipata dal G7 in Canada, interpretandola come un tentativo di lavorare a un cessate il fuoco tra Israele e Iran. “Il presidente francese in cerca di pubblicità ha detto erroneamente che ho lasciato il G7 per tornare a Washington e lavorare a un “cessate il fuoco” tra Israele e Iran. Sbagliato!”, ha scritto Trump in un post su Truth Social, il social network da lui fondato.
Il tycoon ha proseguito con toni ancora più duri: “Non ha alcuna idea sul perché sto tornando a Washington, ma certamente non ha nulla a che fare con il cessate il fuoco. È molto più di questo. Volutamente o meno, Emmanuel sbaglia sempre. Restate sintonizzati”. Le parole di Macron, che aveva definito “positiva” la decisione di Trump di lasciare in anticipo il vertice se davvero motivata da un’iniziativa diplomatica, hanno dunque scatenato la reazione piccata dell’ex presidente americano.
A commentare l’attacco è intervenuta anche Valerie Hayer, presidente del gruppo Renew Europe al Parlamento europeo, che ha criticato l’approccio di Trump alla diplomazia. “Donald Trump non ha capito che esiste un certo codice nella diplomazia, anche quando si è un capo di Stato”, ha dichiarato durante un briefing con la stampa a Strasburgo. “Ciò che è importante per il futuro della democrazia nelle democrazie occidentali e per la stabilità del mondo è che ci sia sempre un canale di dialogo tra gli Stati Uniti e l’Europa, tra gli Stati Uniti e la Francia. So che è ovviamente così”.






