Roma, 13 ottobre 2025 – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, accoglierà venerdì alla Casa Bianca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La notizia è stata riportata dall’agenzia Axios, che cita due fonti attente ai rapporti bilaterali. L’incontro conferma l’interesse degli Stati Uniti nel mantenere un dialogo diretto con Kiev, soprattutto in un momento di particolare tensione nella regione.
Zelensky alla Casa Bianca: un incontro strategico
L’incontro tra Zelensky e Trump arriva dopo i colloqui intensi intrattenuti negli ultimi due giorni: il presidente ucraino ha avuto due telefonate con l’attuale inquilino della Casa Bianca, una nella giornata di sabato e l’altra domenica sera.
In entrambi i colloqui i due hanno discusso dell’attuale situazione geopolitica, con Zelensky che si è congratulato con il presidente statunitense per “aver risolto la crisi di Gaza”, per poi procedere ad affrontare il tema del conflitto russo-ucraino. Nelle ultime settimane entrambe le parti hanno effettuato diversi attacchi con droni, colpendo i rispettivi territori: Mosca ha parlato di “tensioni in aumento”, mentre Kiev si è più volte rivolta a Trump per mediare.
Trilaterale con Putin e missili Tomahawk
Punto fondamentale dei due colloqui telefonici, è stata l’eventuale fornitura dei missili a lungo raggio americani Tomahawk all’Ucraina. Queste armi sono ritenute infatti cruciali da Zelensky, in quanto possono colpire obbiettivi interni al territorio russo, permettendo a Kiev di colpire obbiettivi strategici. Nonostante Trump abbia, nel corso delle telefonate, affermato di “doverci pensare” e di “dover chiedere a Kiev” come questi missili verranno utilizzati, è molto probabile che venerdì uno dei punti principali che verranno discussi alla Casa Bianca sia proprio la fornitura dei Tomahawk.
Secondo il sito Axios, Trump ha espresso l’intenzione di organizzare un vertice trilaterale con i presidenti Putin e Zelensky, per discutere di una pace duratura.
Il presidente statunitense in passato ha più volte affermato di essere “insoddisfatto” e “deluso” da Vladimir Putin, in quanto non ci sono stati effettivi passi avanti nel conflitto anche dopo i negoziati di Ferragosto in Alaska.






