Washington, 21 agosto 2025 – Donald Trump ha espresso cautela sul percorso di pace in Ucraina, sottolineando che i tempi non saranno così rapidi come sperava qualche mese fa. In un’intervista con il conduttore radiofonico Todd Starnes, il presidente ha dichiarato: “Spero che tra due settimane sapremo se ci sarà la pace”, confermando un concetto già espresso in precedenza dopo i vertici diplomatici in Alaska e a Washington.
In un gesto simbolico e di sostegno alle forze dell’ordine e ai soldati della Guardia Nazionale, il presidente Donald Trump si è poi recato nel quartiere di Anacostia, nel sud-est di Washington D.C., una delle zone più critiche della capitale statunitense, portando con sé pizza e hamburger per il personale in servizio. L’iniziativa testimonia l’attenzione del presidente verso il tema della sicurezza urbana e il contrasto alla criminalità, in particolare quella legata alle gang giovanili.
Trump e la Mediazione per la Pace in Ucraina
Il presidente Trump ha più volte sottolineato la necessità di attendere ancora qualche settimana per avere un quadro più preciso sull’evoluzione del conflitto ucraino e sulle possibilità di un accordo di pace. Questo messaggio arriva in un momento delicato della diplomazia internazionale, in cui gli Usa giocano un ruolo centrale nel tentativo di mediazione tra Russia e Ucraina. La cautela di Trump riflette la complessità delle dinamiche geopolitiche e la difficoltà nel raggiungere un cessate il fuoco duraturo.
Richiesta Usa a Israele di Ridurre le Operazioni Militari in Libano
Parallelamente, l’amministrazione Trump ha sollecitato Israele a ridurre le azioni militari non urgenti in Libano per sostenere il processo di disarmo di Hezbollah promosso dal governo libanese. Secondo fonti riportate da Axios, questa richiesta mira a dimostrare la volontà di cooperare con Beirut e a favorire un ambiente più stabile nella regione, riducendo temporaneamente gli attacchi aerei israeliani. La mossa, senza precedenti, riflette l’impegno degli Usa nel sostenere iniziative di pace anche in Medio Oriente, nonostante i dubbi sull’effettiva capacità del governo libanese di attuare il disarmo.
Trump visita Anacostia: un gesto di vicinanza alle forze dell’ordine
Il presidente Trump, accompagnato dall’attorney general Pam Bondi e dalla procuratrice della capitale Jeanine Pirro, ha offerto agli agenti di polizia e ai militari della Guardia Nazionale i pasti preparati dagli chef della Casa Bianca, mentre la pizza è stata acquistata in una delle pizzerie più rinomate della città. In una delle immagini diffuse sui social, si vede proprio Jeanine Pirro impegnata a servire la pizza ai rappresentanti delle forze dell’ordine.
Durante il suo intervento nel quartier generale di Anacostia, Trump ha dichiarato con determinazione: “Avremo la più bella capitale del mondo“. Il presidente ha inoltre sottolineato le misure adottate dal suo governo nei mesi precedenti, tra cui i dazi commerciali, il taglio delle tasse e la ristrutturazione della Casa Bianca, evidenziando come queste azioni contribuiscano a rafforzare gli Stati Uniti, definiti da lui come il “paese più forte del mondo“.
Washington, una capitale sotto pressione
La scelta di visitare proprio il quartiere di Anacostia non è casuale. Negli ultimi tempi, Trump ha più volte affermato che Washington D.C. è una città più pericolosa di Bogotà, citando anche altre grandi città statunitensi come Chicago e New York come esempi di aree in difficoltà a causa della criminalità. Il presidente ha motivato la sua presenza nel sud-est di Washington con la necessità di mostrare vicinanza e supporto alle forze dell’ordine impegnate nel mantenimento della sicurezza, in un contesto urbano segnato da un aumento degli episodi criminali, in particolare quelli legati alle bande giovanili.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio quadro di attività presidenziali volte a presidiare le strade della capitale: come annunciato dallo stesso Trump in un’intervista radiofonica, nelle ore serali avrebbe pattugliato le vie di Washington in compagnia della polizia e dell’esercito, a conferma del suo impegno diretto sui temi della sicurezza pubblica.
Un presidente inedito nelle strade di Washington
Questa visita e il successivo giro con le forze dell’ordine rappresentano un’immagine insolita per un presidente degli Usa. Ha scelto di mostrarsi in prima linea nei quartieri più difficili della città, accompagnato da figure di rilievo del suo esecutivo. L’azione di portare cibo direttamente ai poliziotti e ai soldati assume un valore simbolico, un segnale di solidarietà e di riconoscimento del loro lavoro quotidiano in condizioni spesso complesse e pericolose.
In questo contesto, il gesto di Trump si inserisce anche nelle dinamiche politiche e sociali che caratterizzano l’attuale amministrazione, volta a rimarcare un approccio deciso in materia di ordine pubblico e sicurezza nazionale, temi che restano al centro del dibattito pubblico negli Usa e nella stessa capitale.






