New York, 12 giugno 2025 – La popolarità di Donald Trump continua a vacillare negli Stati Uniti, con un sondaggio della Quinnipiac University che evidenzia un calo significativo del consenso nei confronti del presidente. Dopo più di 100 giorni dal suo ritorno alla Casa Bianca, le difficoltà del tycoon si manifestano soprattutto su temi chiave come immigrazione ed economia, così come nell’affrontare la crisi internazionale legata alla guerra tra Russia e Ucraina.
Trump, calo del consenso su immigrazione ed economia
Secondo il sondaggio, la popolarità di Trump è scesa al 38%, con un decremento di 3 punti percentuali rispetto ad aprile. Il 54% degli intervistati boccia il suo operato complessivo. In particolare, l’indice di gradimento sull’immigrazione, uno dei pilastri della sua campagna elettorale e della sua attuale amministrazione, è diminuito di cinque punti attestandosi al 43%. L’economia, settore dove il consenso era già basso, rimane stabile al 40%. Inoltre, il 53% degli elettori si oppone alla proposta di legge denominata “Big Beautiful Bill“, relativa a tasse e spesa pubblica, mentre solo il 27% si dichiara favorevole.
Sul fronte della guerra tra Russia e Ucraina, Trump ottiene un consenso ancora più basso, appena il 34% di approvazione, riflettendo le difficoltà dell’amministrazione nel gestire una delle crisi internazionali più complesse degli ultimi anni.
Percezione internazionale e impatto in Europa
Un sondaggio condotto dall’ISPI in Italia conferma il diffuso scetticismo attorno alla presidenza Trump. Il 66% degli italiani esprime un giudizio negativo sui suoi primi 100 giorni, e il 58% ritiene che gli Stati Uniti abbiano perso credibilità nel mondo sotto la sua guida. Quasi la metà degli italiani ritiene inoltre che l’Europa debba sviluppare una politica estera ed una difesa autonome, indipendenti dall’influenza statunitense.
Il rapporto privilegiato tra Trump e la premier italiana Giorgia Meloni è visto con sospetto: oltre il 40% degli italiani ritiene che il presidente americano sia indifferente all’amicizia con la leader italiana, mentre meno della metà crede che tale rapporto possa avvantaggiare il paese.
Sono inoltre evidenti divisioni sull’approccio ai dazi imposti dagli Stati Uniti: mentre una maggioranza relativa degli italiani preferisce una risposta europea moderata, un’importante fetta ritiene necessarie contromisure più forti per tutelare gli interessi economici.
Il quadro politico e sociale rimane dunque complesso e incerto, con Trump che fatica a consolidare il suo consenso interno e internazionale, mentre cresce la pressione sulle alleanze tradizionali e sulle politiche economiche e migratorie in un contesto globale sempre più teso.






