Anchorage, 15 agosto 2025 – È ufficialmente iniziato il vertice tra Donald Trump, 47° Presidente degli Stati Uniti, e Vladimir Putin, Presidente della Federazione Russa, presso la Joint Base Elmendorf-Richardson ad Anchorage, Alaska. Si tratta del primo incontro diretto tra i due leader dall’ultimo faccia a faccia di Putin con un presidente americano, risalente al 2021 con Joe Biden a Ginevra. L’attesa per questo summit è alta, vista la delicatezza delle tematiche in agenda, a partire dalla crisi ucraina.
Un incontro storico tra due superpotenze
L’arrivo di Vladimir Putin è stato accolto da una stretta di mano storica con Donald Trump, accompagnata da sorrisi e da un saluto con il pollice alzato da parte del presidente Usa. I due leader sono saliti insieme a bordo di una limousine presidenziale, “The Beast”, un fatto insolito che sottolinea l’intenzione di un confronto diretto e riservato. All’interno dell’auto, infatti, erano presenti solo i due presidenti, l’autista e un agente di sicurezza, senza consiglieri o interpreti, a testimonianza della volontà di dialogo franco e senza intermediari.
Il cerimoniale di accoglienza ha incluso il sorvolo di aerei da guerra americani, tra cui un bombardiere B2, mentre i due leader si dirigevano verso il podio per le foto ufficiali. Il vertice è iniziato con un incontro faccia a faccia, al quale partecipano anche due consiglieri per ciascuna delegazione: da parte americana il segretario di Stato Marco Rubio e l’inviato speciale Steve Witkoff; da parte russa il ministro degli Esteri Serghei Lavrov e il consigliere Yuri Ushakov.
Tematiche al centro del vertice e clima politico
Il principale tema all’ordine del giorno è la crisi in Ucraina, con particolare attenzione alla possibilità di una tregua. Tuttavia, né Putin né Trump si sono concessi ai giornalisti per rispondere a domande sul cessate il fuoco, suscitando attenzione e qualche tensione mediatica. Vladimir Putin, durante la cerimonia di arrivo, ha scelto di non commentare le questioni riguardanti la tregua in Ucraina, mentre Trump ha ribadito la sua posizione: “Non sono qui per negoziare al posto dell’Ucraina, ma per portare le parti al tavolo”.
Parallelamente, un piccolo gruppo di sostenitori ucraini si è radunato fuori dalla base militare, esponendo bandiere e cartelli con slogan come “Sostieni l’Ucraina” e “Nessun compromesso”, sottolineando il forte interesse internazionale e le aspettative per questo incontro.
Il presidente americano ha inoltre dichiarato che, se l’incontro dovesse andare bene, si potrebbero prevedere ulteriori colloqui. In caso contrario, potrebbe trattarsi dell’ultimo faccia a faccia con Putin. Sullo sfondo, si registrano tensioni geopolitiche e possibili nuove sanzioni economiche verso la Russia, con gli Stati Uniti che valutano misure restrittive nei confronti dei colossi petroliferi russi Rosneft e Lukoil.
Nel frattempo, Vladimir Putin mantiene una posizione ferma, con il suo portavoce che conferma la prosecuzione dell’“Operazione militare speciale” in Ucraina, sottolineando però l’impegno russo nel processo di pace. L’incontro potrebbe rappresentare un momento cruciale per definire le future relazioni tra Mosca e Washington, in uno scenario internazionale segnato da forti divisioni e dalla guerra in corso.
Il vertice si concluderà con una conferenza stampa congiunta, prevista per la serata italiana, al termine delle intense discussioni che si terranno nella giornata ad Anchorage.






