Nuovo scambio di accuse tra Stati Uniti e Russia sul test missilistico russo a propulsione nucleare Burevestnik. Il presidente statunitense Donald Trump ha definito “inappropriato” il test annunciato da Mosca, invitando il presidente russo Vladimir Putin a concentrarsi sulla cessazione della guerra, piuttosto che su attività militari che aumentano la tensione internazionale.
La posizione di Donald Trump sul test missilistico russo
Durante un volo da Kuala Lumpur a Tokyo, Trump ha commentato con i giornalisti a bordo dell’Air Force One che la guerra, iniziata ormai da quasi quattro anni, sarebbe dovuta terminare molto prima. Ha sottolineato che gli Stati Uniti non necessitano di nuovi missili, ricordando che la flotta americana dispone di un sottomarino nucleare, il più grande al mondo, posizionato al largo delle coste russe, come deterrente sufficiente.
Questa presa di posizione arriva nel contesto del suo secondo mandato presidenziale, iniziato nel gennaio 2025, dopo la vittoria nelle elezioni del 2024. Trump, noto per la sua politica estera assertiva e per una linea energetica volta all’indipendenza nazionale, mantiene un approccio critico verso la strategia militare russa.
La replica del Cremlino
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto alle critiche di Trump dichiarando che la Russia e il presidente Putin si fanno guidare “prima di tutto dai propri interessi nazionali”. Peskov ha assicurato che il test del missile non influenzerà negativamente le relazioni diplomatiche tra Mosca e Washington, già da tempo al minimo storico.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, Peskov ha evidenziato che non vi sono elementi che possano mettere sotto pressione i rapporti bilaterali, sottolineando che si intravedono timidi sforzi per migliorare la situazione.
Il test del missile Burevestnik, un’arma a propulsione nucleare, è un segnale della volontà russa di consolidare il proprio potere militare, nonostante le tensioni internazionali e le sanzioni in corso.
Questo confronto riflette le persistenti tensioni tra le due potenze, che si sommano alle questioni geopolitiche e militari legate alla guerra in Ucraina e alle strategie di sicurezza globale.






