Donald Trump è intervenuto pubblicamente dopo l’omicidio di Iryna Zarutska, la giovane rifugiata ucraina di 23 anni brutalmente uccisa nella metropolitana di Charlotte, in North Carolina. Su Truth, il presidente degli Stati Uniti ha definito l’autore del delitto un “animale” e ha chiesto un processo rapido seguito dall’esecuzione capitale, sottolineando che “non c’è altra opzione” per punire il responsabile.
L’assassinio di Iryna Zarutska
Iryna Zarutska era arrivata negli Stati Uniti cercando sicurezza e un futuro migliore. La notizia del suo assassinio ha suscitato un’ondata di indignazione, con ampie reazioni sui social e nei media, e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle metropolitane americane e sulla necessità di pene severe per crimini violenti.
L’appello di Trump alla giustizia
Con il suo intervento, Trump ha voluto sottolineare l’urgenza di una risposta immediata da parte delle autorità giudiziarie, auspicando che la giustizia si muova rapidamente per garantire che il responsabile dell’omicidio subisca la massima pena prevista dalla legge.
La morte di Iryna Zarutska sulla metropolitana
Iryna Zarutska, 23 anni, rifugiata ucraina, era salita a bordo del treno della Blue Line nella stazione di Scaleybark, a pochi chilometri dal centro di Charlotte, quando la sua vita è stata tragicamente interrotta. Vestita con pantaloni kaki e maglietta scura, con i capelli raccolti sotto un cappello del ristorante dove lavorava, la giovane si era seduta in una fila vuota, concentrata sul suo telefono. Poco dopo, Decarlos Brown, un passeggero seduto dietro di lei, ha estratto un coltello e l’ha accoltellata mortalmente. Zarutska è morta sul treno, mentre altri passeggeri cercavano disperatamente di soccorrerla. Brown è stato arrestato e accusato di omicidio di primo grado.
Reazioni politiche e sociali
La diffusione del video dell’aggressione e la lunga fedina penale di Brown – comprendente condanne per rapina armata, furto e scasso – hanno suscitato forti reazioni. L’amministrazione Trump e diversi politici conservatori hanno citato l’episodio come esempio della criminalità violenta presente in molte città guidate dai Democratici. L’ex presidente ha promosso su Truth Social l’idea di leggi più severe e ha definito Brown un “criminale di professione”, sostenendo la necessità di ordine e sicurezza.
Il punto di vista della città e della famiglia di Brown
Il sindaco di Charlotte, Vi Lyles, e la famiglia di Brown hanno sottolineato come il delitto rifletta le carenze del sistema giudiziario e sanitario, che aveva permesso a Brown di rientrare nella comunità nonostante problemi di salute mentale e precedenti penali. La famiglia ha raccontato le difficoltà nel gestire il fratello, diagnosticato con schizofrenia, e il fallimento nel garantirgli cure adeguate.
La vita di Iryna Zarutska
Iryna Zarutska aveva lasciato l’Ucraina nell’agosto 2022, sei mesi dopo l’invasione russa, per trovare sicurezza negli Stati Uniti insieme alla madre, alla sorella e al fratello. In Carolina del Nord, aveva frequentato il Rowan-Cabarrus Community College e lavorava come cameriera in una zona vivace di Charlotte. Amava gli animali e spesso accudiva quelli dei vicini, coltivando il sogno di diventare assistente veterinaria. La sua famiglia l’ha ricordata come una persona felice, dedita alla famiglia e agli amici, con un “dono artistico” che si esprimeva nella passione per la creatività.
Il difficile percorso di Brown
Decarlos Brown, 34 anni, aveva vissuto esperienze difficili e mostrava segnali di grave instabilità mentale. I suoi familiari raccontano episodi di aggressività e allucinazioni, oltre a una lunga serie di problemi legati alla giustizia e alla salute mentale. Secondo la sorella, la notte dell’aggressione Brown ha avuto un crollo psicologico: credeva che Zarutska stesse leggendo la sua mente e che il mondo fosse contro di lui.






