Washington, 7 ottobre 2025 – Il presidente americano Donald Trump ha espresso oggi un cauto ottimismo riguardo a una possibile soluzione pacifica del conflitto nella Striscia di Gaza e più in generale in tutto il Medio Oriente. Nel corso di una conferenza stampa tenuta nello Studio Ovale della Casa Bianca, alla presenza del primo ministro canadese Mark Carney, Trump ha sottolineato che esiste una “reale possibilità” di raggiungere un accordo di pace.
Trump e la volontà di riportare a casa gli ostaggi
In una lettera inviata oggi alle famiglie degli ostaggi israeliani trattenuti da Hamas, Trump ha ribadito il suo impegno deciso a riportare a casa tutti i prigionieri e a garantire la totale distruzione di Hamas, affinché atti orribili come quelli recenti non si ripetano mai più. Nella missiva, il presidente americano ha ringraziato le famiglie per averlo candidato al Premio Nobel per la pace e ha espresso solidarietà per le “scene indicibili” che hanno segnato profondamente la memoria collettiva. Trump ha inoltre assicurato che gli Stati Uniti sono fermamente impegnati a porre fine al conflitto e a contrastare le ondate di antisemitismo sia a livello nazionale che internazionale.
Contesto e sviluppi diplomatici
La dichiarazione di Trump arriva in un momento cruciale per i negoziati di pace in corso a Sharm el-Sheikh, in Egitto, dove le delegazioni di Hamas e Israele si stanno confrontando tramite una “shuttle diplomacy”, senza un incontro diretto. Questi colloqui rappresentano uno dei tentativi più significativi degli ultimi anni per giungere a un cessate il fuoco nella regione, anche se permangono molte criticità e divisioni interne alle parti coinvolte.
Nel frattempo, in Italia e in molte altre nazioni, cresce la mobilitazione della società civile a favore della pace: si sono svolti scioperi generali, manifestazioni e iniziative di solidarietà per sostenere un futuro di riconciliazione e giustizia per Gaza e per tutto il Medio Oriente.
La posizione di Trump sulla guerra in Ucraina
Donald Trump ha dichiarato anche che la guerra in Ucraina è più difficile da risolvere rispetto al conflitto in Medio Oriente, specificando che si aspettava una soluzione più semplice. Il presidente statunitense si è detto “molto deluso” dal comportamento di Vladimir Putin, sottolineando le difficoltà nel raggiungere un accordo di pace.
Nel corso di un’intervista e di dichiarazioni rilasciate da Truth, il social network legato al presidente, Trump ha inviato un forte ultimatum a Putin, chiedendo un accordo immediato volto a porre fine al conflitto. Ha minacciato altrimenti l’imposizione di sanzioni economiche e dazi non solo alla Russia, ma anche a quei Paesi che, seppur indirettamente, sostengono Mosca, come l’Iran e la Corea del Nord. L’avvertimento sembra estendersi anche alla Cina, considerata fondamentale per il sostegno economico russo.
Trump ha ribadito il proprio amore per il popolo russo e il rispetto per la storia condivisa, ma ha evidenziato come la guerra stia danneggiando gravemente l’economia russa e causando numerose perdite umane. Secondo il presidente Usa, Putin dovrebbe “fare un accordo” per fermare il conflitto, che ha definito “ridicolo” e destinato a peggiorare senza una soluzione rapida.
Collaborazione con il Canada e lo shutdown americano
Parallelamente alla questione ucraina, Trump ha annunciato importanti sviluppi nella cooperazione con il Canada, in particolare sul progetto Golden Dome, un sistema di difesa spaziale contro attacchi missilistici. Durante un incontro nello Studio Ovale con il premier canadese Mark Carney, il presidente ha dichiarato che i negoziati commerciali tra i due Paesi hanno registrato “grandi progressi” e che si discuterà la possibilità di abbassare i dazi, sottolineando il buon rapporto bilaterale.
Donald Trump ha detto ai reporter che “annuncerà molto presto” i programmi che la sua amministrazione chiuderà con lo shutdown avvisando che “abbiamo molte cose che elimineremo definitivamente“. “Posso dirvi che tra quattro o cinque giorni, se continua così, la situazione sarà sostanziale e molti di quei posti di lavoro non torneranno mai più“, ha minacciato il presidente. Il tycoon ha detto poi che il leader dem al Senato Chuck Schumer “è terrorizzato dalle primarie perché non vincerà, probabilmente contro nessuno“. “Penso che Schumer sia incapace di raggiungere un accord (sullo shutdown, ndr). Sono un disastro. Sono un partito senza leadership. Ce l’hanno e non hanno una politica“






