Il presidente USA Donald Trump ha criticato il sindaco di Londra, trovando la risposta contraria di Keir Starmer: lo scambio di battute
Un nuovo capitolo nella dialettica politica internazionale si è aperto oggi a margine dell’incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il primo ministro britannico, Keir Starmer, in Scozia. Al centro dello scambio di battute, un acceso attacco di Trump rivolto al sindaco di Londra, Sadiq Khan, seguito da una pronta difesa da parte di Starmer, leader del Partito Laburista e primo ministro del Regno Unito dal luglio 2024.
Lo scontro tra Trump e il sindaco di Londra
Durante il faccia a faccia, Donald Trump ha definito Sadiq Khan “una persona cattiva” e ha criticato il suo operato come sindaco della capitale britannica, sostenendo che abbia svolto un “terribile lavoro”. Le parole di Trump si inseriscono in un contesto di vecchie tensioni: Khan, esponente laburista e figlio di migranti musulmani, è stato spesso oggetto di dure critiche da parte dell’ex presidente statunitense, soprattutto su temi di immigrazione e sicurezza.
Nonostante le dure accuse, il primo ministro britannico è intervenuto in modo conciliatorio e sintetico, rispondendo con un semplice “È un mio amico”. La risposta di Starmer, che condivide con Khan l’appartenenza al Partito Laburista, ha contribuito a stemperare la tensione, chiudendo lo scambio con una risata collettiva.
La posizione di Starmer sulla regolamentazione del web e la piattaforma Truth
L’episodio ha offerto anche lo spunto per un confronto sulla normativa britannica in materia di Internet. Trump ha ironizzato sull’ipotesi che il Regno Unito possa imporre divieti alla piattaforma Truth, legata a lui, affermando scherzosamente di “dire solo cose buone” e chiedendo a Starmer di non censurare il suo sito.
Starmer ha chiarito che le nuove norme mirano esclusivamente a proteggere i bambini dall’accesso a contenuti inappropriati sui social media e che “nessuno sarà censurato” per motivi politici. Il primo ministro ha così sottolineato la volontà del suo governo di tutelare la sicurezza online senza limitare la libertà di espressione.
Questo episodio si inserisce in un quadro di rapporti internazionali complessi, con Starmer impegnato a guidare il Regno Unito in un periodo segnato da sfide interne ed esterne, mentre Trump, rientrato alla Casa Bianca nel 2025 per il suo secondo mandato, continua a mantenere una posizione mediatica molto attiva e spesso controversa.






