Washington, 29 settembre 2025 – Donald Trump annuncia una stretta senza precedenti sul settore cinematografico, con l’introduzione di dazi doganali del 100% su tutti i film prodotti all’estero. L’ha comunicato oggi il presidente americano Trump tramite un post sulla piattaforma Truth, dove ha lamentato di come il comparto cinematografico americano sia stato “rubato da altri Paesi, proprio come le caramelle a un bambino”.
La mossa protezionistica di Trump sull’industria cinematografica
Con questa misura, gli USA intendono tutelare e rilanciare la propria industria cinematografica, che secondo Trump ha subito una forte erosione a causa della delocalizzazione delle produzioni all’estero. Il provvedimento prevede l’applicazione di dazi doganali pari al 100% su tutti i film prodotti fuori dal territorio statunitense, una misura drastica che avrà importanti ripercussioni su un settore globale e interconnesso.
L’annuncio è arrivato in un momento di crescente tensione sul fronte economico e commerciale, con gli USA che hanno mostrato un orientamento protezionistico sotto la guida di Trump, già noto per aver promosso politiche di “America First” e per aver imposto dazi su numerosi prodotti importati.
Dazi sulle importazioni di mobili e farmaci
Donald Trump, ha annunciato su Truth Social l’intenzione di imporre nuovi dazi doganali consistenti su determinati prodotti importati da paesi che non producono localmente negli USA. In particolare, la misura interesserà il settore dell’arredamento e quello farmaceutico, con un impatto significativo sull’economia americana e le relazioni commerciali internazionali.
Trump ha dichiarato che la North Carolina, uno stato che ha perso quote di mercato nel settore dell’arredamento a favore di Cina e altri paesi, “tornerà a essere grande” grazie all’imposizione di dazi doganali elevati sui mobili non prodotti negli Stati Uniti. Contestualmente, il presidente ha annunciato un pacchetto di misure che prevede dazi del 100% sui farmaci di marca o brevettati importati, con un’eccezione per le aziende che stanno costruendo stabilimenti produttivi sul suolo americano. L’obiettivo esplicito è “proteggere i produttori nazionali” e tutelare la “sicurezza nazionale” da un mercato “inondato” da importazioni estere.
Oltre ai mobili, sono previsti dazi al 50% su mobili da cucina e da bagno e del 25% sull’importazione di camion pesanti, con decorrenza dal primo ottobre 2025. Queste tariffe fanno parte di una strategia più ampia per rafforzare la produzione interna statunitense e arginare la concorrenza estera percepita come sleale.
Il contesto politico e diplomatico: l’incontro Trump-Netanyahu
Nella stessa giornata, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è arrivato a Washington per un incontro con il presidente Trump alla Casa Bianca, previsto per le ore 11 ora locale. L’incontro, annunciato dall’ufficio del premier israeliano a Gerusalemme, si concluderà con una conferenza stampa congiunta alle 13.10 locali (le 19.10 in Italia).
L’incontro tra i due leader si inserisce in un contesto internazionale complesso, con tensioni in Medio Oriente e questioni diplomatiche di primo piano che richiedono un dialogo serrato tra USA e Israele. La contemporaneità tra l’annuncio dei dazi e la visita di Netanyahu sottolinea la volontà di Trump di affermare una linea politica forte sia in ambito economico che geopolitico.
Le nuove politiche commerciali statunitensi, come quella dei dazi cinematografici, saranno oggetto di attenta analisi nelle prossime settimane, soprattutto per comprendere l’impatto sulle relazioni internazionali e sull’industria culturale globale.






