Si riaccendono le tensioni diplomatiche tra Stati Uniti e Russia in seguito alla diffusione di trascrizioni riservate riguardanti le trattative per un piano di pace sull’Ucraina. Le conversazioni, rese pubbliche da Bloomberg, hanno suscitato la dura reazione di Mosca che accusa di voler minare ulteriormente i già fragili rapporti bilaterali.
Trattative USA-Russia sull’Ucraina: le trascrizioni riservate e le reazioni ufficiali
Secondo i documenti trapelati, l’inviato presidenziale statunitense Steve Witkoff avrebbe suggerito al consigliere diplomatico del Cremlino Yury Ushakov di adottare un approccio volto a conquistare la fiducia del presidente americano Donald Trump, con cui ha dialogato il 16 ottobre 2025 in una telefonata definita dallo stesso Trump “molto produttiva”. Witkoff avrebbe inoltre proposto la creazione di un piano di pace articolato in 20 punti, ispirato al modello di negoziazione usato per il cessate il fuoco a Gaza, da presentare direttamente a Trump. Tale piano, secondo il delegato Usa, avrebbe dato ampio margine di manovra per concludere un accordo.
Parallelamente, un’altra conversazione tra Ushakov e l’inviato per gli affari economici russi Kirill Dmitriev testimonia l’elaborazione di una posizione russa da sottoporre informalmente agli interlocutori americani. Dmitriev ha trascorso alcuni giorni a Miami in incontri con Witkoff e altri funzionari statunitensi, finalizzati proprio alla definizione dei dettagli del piano.
La Casa Bianca, per bocca del direttore della comunicazione Steven Cheung, ha difeso l’operato di Witkoff, sottolineando come il suo ruolo sia proprio quello di dialogare continuamente con le parti coinvolte per facilitare una soluzione pacifica.
Mosca accusa una “fuga di notizie” strategica sull’Ucraina
Dal Cremlino, invece, arriva una netta smentita circa la responsabilità della divulgazione delle trascrizioni, con Ushakov che ha definito la pubblicazione “un tentativo deliberato di ostacolare il dialogo e aggravare le relazioni già difficili tra Russia e Stati Uniti”. L’inviato russo ha confermato che i contatti telefonici con Witkoff sono frequenti e parte integrante del processo diplomatico, ma ha rigettato ogni commento sul contenuto delle conversazioni.
Il ruolo di Donald Trump e le implicazioni geopolitiche
Il presidente americano ha minimizzato l’impatto della fuga di notizie, definendola “una forma standard di negoziazione” in cui “ogni parte deve fare concessioni”. Trump, noto per la sua esperienza anche nel settore immobiliare e per un passato politico caratterizzato da posizioni nazionaliste e populiste, continua a giocare un ruolo centrale in questi tentativi di mediazione, nonostante le tensioni internazionali e le accuse di interferenze legali che lo hanno coinvolto negli ultimi anni.
L’Ucraina, nel frattempo, rimane al centro di un complesso scenario geopolitico che coinvolge anche l’Europa, impegnata a bilanciare la proposta russa con una controproposta europea che mira a preservare la sovranità ucraina e a impedire concessioni territoriali significative o il veto all’adesione del Paese alla NATO. La situazione resta quindi tesa, con il dialogo diplomatico che si svolge in un contesto di diffidenza reciproca e pressioni internazionali.






