New York, 11 dicembre 2025 – La rivista statunitense Time ha scelto come “Persona dell’Anno 2025” l’Intelligenza Artificiale (IA), riconoscendo così il ruolo cruciale di questa tecnologia nel plasmare la società contemporanea. La celebre copertina del magazine, pubblicata oggi, esplora come l’IA stia influenzando profondamente le nostre vite, con impatti sia positivi che negativi.
La copertina simbolo del 2025: i volti dell’IA
Time ha realizzato due copertine per celebrare questa scelta. Nella prima, otto figure di spicco nel campo tecnologico sono raffigurate sedute su una trave d’acciaio, richiamando la celebre fotografia storica “Lunch atop a Skyscraper” del 1932.
2025 was the year when artificial intelligence’s full potential roared into view, and when it became clear that there will be no turning back.
For delivering the age of thinking machines, for wowing and worrying humanity, for transforming the present and transcending the… pic.twitter.com/mEIKRiZfLo
— TIME (@TIME) December 11, 2025
Tra loro vi sono Mark Zuckerberg, Lisa Su, Elon Musk, Jensen Huang, Sam Altman, Demis Hassabis, Dario Amodei e Fei-Fei Li, tutti protagonisti nello sviluppo e nella diffusione dell’intelligenza artificiale. La seconda copertina rappresenta gli stessi CEO all’interno di una struttura a forma delle lettere “AI”, avvolta da una scaffalatura, simbolo della complessità e dell’architettura dietro queste tecnologie.
L’intelligenza artificiale: definizione e storia
L’intelligenza artificiale è definita dallo standard ISO/IEC 42001:2023 come “la capacità di un sistema di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività”. Spesso associata all’intelligenza artificiale generativa, che crea contenuti come testi, immagini e video in risposta a richieste specifiche, l’IA rappresenta un campo complesso e in continua evoluzione.
Le radici dell’intelligenza artificiale risalgono agli anni ’40 e ’50, con pionieri come Alan Turing, che nel 1936 definì concetti fondamentali per la computabilità, e la storica conferenza di Dartmouth del 1956, dove fu coniato il termine “intelligenza artificiale”. Da allora, l’IA ha attraversato varie fasi di sviluppo, affrontando sfide teoriche e tecnologiche, fino a diventare un elemento centrale nell’innovazione globale.
Con questa scelta, Time sottolinea non solo l’importanza dell’intelligenza artificiale come motore di progresso tecnologico, ma anche le responsabilità etiche e sociali connesse al suo sviluppo e utilizzo.






