Lagos, 21 novembre 2025 – Un grave episodio di violenza scuote nuovamente la Nigeria centrale, dove un numero imprecisato di alunni è stato rapito da una scuola cattolica nella regione di Agwara, nello Stato del Niger. La notizia è stata confermata dalla polizia locale e da fonti governative, segnando il secondo caso di rapimento scolastico nel Paese in meno di una settimana.
Rapimenti e tensioni in Nigeria: il caso della St. Mary’s School
Secondo quanto riferito dalla polizia, l’attacco è avvenuto intorno alle 2 del mattino ora locale, quando alcuni banditi armati hanno fatto irruzione nella scuola secondaria privata cattolica St. Mary e hanno prelevato un numero ancora da stabilire di studenti dall’ostello. Le forze di sicurezza nigeriane, comprese unità tattiche e l’esercito, sono state immediatamente dispiegate per avviare una vasta operazione di ricerca e salvataggio. Le autorità stanno rastrellando le foreste circostanti nel tentativo di recuperare gli studenti rapiti.

Abubakar Usman, segretario del governo dello Stato del Niger, ha espresso profonda tristezza per l’accaduto, sottolineando che il numero esatto degli alunni rapiti non è ancora stato confermato e che le indagini sono in corso. Questo episodio segue di pochi giorni un altro rapimento avvenuto nello Stato di Kebbi, nel nord-ovest della Nigeria, dove 25 studentesse sono state sequestrate da uomini armati, con una sola ragazza che è riuscita a fuggire.
Il contesto di insicurezza e le reazioni internazionali
Gli attacchi contro scuole e chiese si inseriscono in un clima di crescente insicurezza nel Paese, dove recentemente due persone sono state uccise durante un attacco a una chiesa nella Nigeria occidentale, in un episodio trasmesso anche in diretta online. Si sospetta inoltre il rapimento di decine di fedeli.
Questi eventi arrivano in un momento di forte tensione internazionale: poche settimane fa, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva minacciato un intervento militare in Nigeria, denunciando quella che ha definito una persecuzione mirata di cristiani nel Paese, tesi respinta con fermezza dal governo nigeriano. La situazione resta pertanto sotto stretto monitoraggio sia delle autorità locali che della comunità internazionale, mentre la Nigeria affronta uno dei periodi più difficili in termini di sicurezza interna.



