Caracas, 25 settembre 2025 – Nella giornata di ieri, il Venezuela nord-occidentale è stato scosso da due potenti terremoti di magnitudo 6.2, verificatisi a meno di sei ore di distanza l’uno dall’altro, con epicentro nella località di Mene Grande, situata a circa 600 chilometri dalla capitale Caracas. Entrambi gli eventi sismici sono stati caratterizzati da un ipocentro superficiale, stimato intorno ai 10 km di profondità, una condizione che aumenta la percezione del sisma in superficie. Successivamente, alle ore 2:55 locali, si è manifestata una terza scossa, di intensità inferiore, con magnitudo stimata tra 5.5 e 5.8 secondo diverse fonti.
Impatto e percezione dei terremoti in Venezuela
Nonostante l’assenza di comunicazioni ufficiali riguardo a danni o vittime, è certo che i sismi sono stati distintamente avvertiti in numerose città venezuelane, inclusa la stessa Caracas, dove risiede una popolazione di quasi 6 milioni di abitanti nel solo distretto metropolitano. Le scosse sono state percepite anche oltre i confini nazionali, in particolare in Colombia, come dimostrano numerose testimonianze video diffuse sui social network. Fortunatamente, la distanza dell’epicentro dalla costa ha escluso il rischio di allerta tsunami, alleviando ulteriori preoccupazioni per la popolazione costiera.
Contesto geologico e sismicità in Venezuela
Dal punto di vista geologico, la zona colpita non è tradizionalmente considerata una delle più sismiche del Paese. L’analisi delle mappe sismiche ufficiali dell’USGS evidenzia una bassa frequenza di eventi storici nella regione, a sud del Golfo di Venezuela, contraddistinta da una scarsa concentrazione di terremoti rilevanti. Tuttavia, il territorio venezuelano si colloca in un contesto tettonico complesso, caratterizzato da collisioni e movimenti di placche che possono innescare il funzionamento di sistemi di faglie locali, responsabili di scosse anche intense.
Il Paese, noto per la sua biodiversità e la complessità dei territori, si trova ora a dover affrontare anche questa emergenza sismica, che richiama l’attenzione sulla necessità di monitoraggio e prevenzione in aree finora considerate a basso rischio.
Le autorità venezuelane continuano a valutare la situazione e a raccogliere informazioni dettagliate sugli effetti prodotti dai terremoti, mentre la popolazione rimane in allerta per possibili ulteriori scosse di assestamento.





