Una cinquantina di adolescenti francesi di religione ebraica è stata fatta scendere da un volo Vueling in partenza da Valencia e diretto a Parigi, poco prima del decollo, a causa di quello che le autorità spagnole e la compagnia aerea hanno descritto come un “comportamento problematico” che metteva a rischio la sicurezza del volo. L’episodio, avvenuto il 23 luglio, ha scatenato forti reazioni politiche, tra cui quella del ministro israeliano della Diaspora e della Lotta contro l’antisemitismo, Amichai Chikli, che ha parlato apertamente di “grave episodio antisemita”.
Perché gli adolescenti ebrei sono stati fatti scendere dall’aereo?
Secondo quanto riferito dalla Guardia Civil, i giovani, accompagnati da alcuni adulti, stavano causando un trambusto tale da spingere il comandante a lasciare la cabina di pilotaggio per accertarsi della situazione. I numerosi richiami all’ordine non hanno sortito effetto, costringendo il personale a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine e ad attivare i protocolli di sicurezza. I ragazzi sono quindi stati fatti scendere e accompagnati nel terminal, dove, sempre secondo le autorità spagnole, il comportamento di alcuni di loro è rimasto ostile. Una delle accompagnatrici è stata ammanettata per essere riportata alla calma, ma non è stata formalmente arrestata.
La posizione di Vueling
In un comunicato ufficiale, la compagnia aerea Vueling ha spiegato che la decisione è stata presa esclusivamente per garantire l’integrità del volo e la sicurezza dei passeggeri. Secondo la compagnia, i giovani avevano manipolato dispositivi di emergenza e interrotto la dimostrazione obbligatoria delle procedure di sicurezza, ignorando ripetutamente le indicazioni del personale di bordo. La compagnia ha tenuto a precisare che non vi è stato alcun collegamento tra la religione dei passeggeri e la decisione di farli sbarcare, respingendo con fermezza ogni accusa di discriminazione.
Le accuse di Israele
Il ministro Amichai Chikli ha condiviso su X un video dell’intervento della Guardia Civil, in cui si vede una giovane accompagnatrice ammanettata a terra. Secondo il suo racconto, gli adolescenti stavano semplicemente cantando canzoni ebraiche prima del decollo. Chikli ha accusato l’equipaggio di Vueling di aver agito per motivi discriminatori, sostenendo che l’accaduto si inserisce in un più ampio contesto di “episodi antisemiti gravi”, alimentati da una presunta campagna di disinformazione contro Israele. Ha anche attaccato i media che, a suo avviso, amplificherebbero queste campagne, citando Al Jazeera, Haaretz e altri.
L’annuncio di un’azione legale da parte dell’organizzatore del viaggio degli adolescenti
Nel frattempo, da Parigi, il club Kineret, organizzatore del viaggio dei giovani, ha annunciato che sta raccogliendo prove e testimonianze per procedere legalmente contro Vueling. L’avvocata Julie Jacob ha dichiarato all’agenzia France Presse che sarà presentata una denuncia per violenza fisica e psicologica, nonché per discriminazione religiosa. Jacob ha inoltre sottolineato che si tratta di minori di 15 anni, fatto che, a suo avviso, costituisce una circostanza aggravante. L’associazione intende portare avanti l’iniziativa legale per far luce sulle responsabilità della compagnia aerea in quanto accaduto.






