Roma, 29 luglio 2025 – Una trentina di sostenitori pro-Palestina si sono radunati questa mattina in piazza Monte Citorio per accogliere e manifestare a favore di Francesca Albanese, la relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati. La funzionario italiana, impegnata in due eventi alla Camera dei deputati, ha voluto incontrare i manifestanti dopo una conferenza stampa, ma l’arrivo è stato segnato da una contestazione nei confronti del ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Contestazione a Tajani durante l’arrivo di Francesca Albanese
Mentre Francesca Albanese veniva accolta con cori di “Francesca, Francesca” e manifestanti che hanno cercato di stringerle un abbraccio, il ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato bersagliato da urla e cori di protesta. I manifestanti hanno gridato “vergogna” e “Free Palestine” rivolgendosi a Tajani, che stava entrando a Montecitorio per un appuntamento istituzionale. La tensione tra il gruppo di sostenitori palestinesi e il titolare della Farnesina ha contrapposto due momenti distinti: da una parte un clima di accoglienza caloroso rivolto ad Albanese, dall’altra una contestazione aspra verso Tajani.
La relatrice ONU, con un sorriso, ha risposto ai saluti dei presenti e ha ricambiato con un abbraccio platonico, manifestando così la sua vicinanza ai sostenitori. Francesca Albanese, originaria di Ariano Irpino e in carica dal 1º maggio 2022 come relatrice speciale ONU sui territori palestinesi occupati, è nota per le sue posizioni critiche nei confronti delle azioni del governo israeliano. Nel suo mandato, ha denunciato violazioni dei diritti umani e ha invitato la comunità internazionale a intervenire per fermare l’occupazione e le violenze nella regione.
Il profilo di Francesca Albanese e la posizione di Antonio Tajani
Francesca Albanese, laureata in giurisprudenza all’Università di Pisa e specializzata in diritto internazionale e diritti umani, ha una lunga esperienza come esperta ONU e consulente su temi legati ai rifugiati e ai conflitti in Medio Oriente. Nel suo ultimo rapporto, pubblicato nel marzo 2024, ha definito le azioni israeliane a Gaza come potenzialmente riconducibili a un genocidio, richiamando la responsabilità internazionale nella protezione dei diritti palestinesi.
Antonio Tajani, invece, è vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dal 22 ottobre 2022 nel governo guidato da Giorgia Meloni. Politico di lungo corso, con una carriera che lo ha visto anche presidente del Parlamento europeo, Tajani è stato contestato oggi per le sue posizioni e l’azione diplomatica dell’Italia nel contesto del conflitto israelo-palestinese.
La protesta di Montecitorio riflette le tensioni crescenti all’interno del dibattito nazionale e internazionale sulla questione palestinese, dove le prese di posizione dei rappresentanti istituzionali sono spesso oggetto di forti reazioni da parte dell’opinione pubblica e delle associazioni di attivisti.
Fonte: Davide Di Carlo - MO, Tajani contestato dai propal che aspettavano Albanese a Montecitorio: "vergogna"





