Roma, 11 ottobre 2025 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato di aver avuto un “buon colloquio, molto produttivo” con il presidente statunitense Donald Trump, durante il quale si è congratulato per i risultati ottenuti nel Medio Oriente. In un messaggio pubblicato su Telegram, Zelensky ha sottolineato che “se si riesce a fermare la guerra in quella regione, sicuramente altre guerre possono essere fermate, compresa questa guerra russa”.
Zelensky: “La diplomazia reale passa dalla disponibilità russa”
Nel corso della conversazione, Zelensky ha informato Trump degli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine e ha espresso gratitudine per la disponibilità americana a sostenere Kiev. Il presidente ucraino ha inoltre parlato delle possibilità di rafforzare la difesa aerea del Paese, affermando che “ci sono buone opzioni, idee forti su come rafforzarci realmente”. Tuttavia, ha chiarito che una pace duratura richiede una vera diplomazia con la disponibilità da parte russa a partecipare concretamente al dialogo, un processo che può essere garantito solo grazie alla forza.
La fornitura dei missili Tomahawk
I due leader hanno discusso anche della possibilità di fornire all’Ucraina missili a lungo raggio, come i Tomahawk, in grado di colpire obiettivi profondi nel territorio russo. La conversazione telefonica tra i due leader è durata circa 30 minuti, secondo quanto riportato da Axios, che cita fonti vicine ai colloqui.
Il presidente ucraino Zelensky ha confermato di aver affrontato il tema degli armamenti a lungo raggio durante il suo incontro con Donald Trump, sottolineando che ora la decisione finale spetta agli Stati Uniti. Arrivando al vertice della Conferenza sul Partenariato per la Pace (EPC) a Copenaghen, Zelensky ha ringraziato Trump per il dialogo e ha dichiarato: “Con Donald Trump abbiamo parlato di armi a lungo raggio, dei missili, e ora tutto dipende dalle sue decisioni“.
La questione dei missili Tomahawk è particolarmente rilevante nel quadro del conflitto in Ucraina, poiché tali armi consentirebbero a Kiev di estendere la propria capacità di attacco all’interno del territorio russo, modificando potenzialmente l’equilibrio militare nella regione.
Il contesto internazionale e le tensioni attuali
L’incontro tra Zelensky e Trump avviene in un contesto di intensi scontri sul campo e di pressioni diplomatiche a livello internazionale. Nelle ultime settimane si sono registrate esplosioni importanti in depositi di armi russi, attacchi con droni sulle città ucraine come Odessa e Kharkiv e bombardamenti su Zaporizhzhia con vittime civili. La centrale nucleare, occupata dalle forze militari russe, è stata diversi giorni senza corrente elettrica e fonti sul campo segnalano malfunzionamenti nel contenimento dell’energia. Diversi esperti hanno sottolineato come il conflitto e i bombardamenti vicino al sito siano “pericolosi per la sicurezza dell’impianto”.






