Tokyo, 17 novembre 2025 – La premier giapponese Sanae Takaichi continua a guadagnare consensi tra la popolazione nipponica, nonostante le crescenti tensioni diplomatiche con la Cina e le difficoltà economiche che il paese sta affrontando. Secondo un sondaggio della Kyodo News, il suo tasso di approvazione ha raggiunto il 69,9%, un aumento di 5,5 punti rispetto alla fine di ottobre, a pochi giorni dal suo insediamento come leader conservatrice. Un’analoga rilevazione condotta dal quotidiano progressista Asahi Shimbun conferma un gradimento di circa il 69%, con un livello di disapprovazione che si attesta intorno al 17%.
Il sostegno a Takaichi
Il sostegno popolare alla premier è in gran parte legato alle aspettative positive nei confronti delle misure anti-inflazione che il suo governo intende adottare. Il 69,6% degli intervistati ritiene infatti promettente il piano di espansione fiscale “responsabile” proposto da Takaichi, che prevede un pacchetto di stimolo economico superiore ai 17 mila miliardi di yen (pari a circa 95 miliardi di euro). Tale piano sarà finanziato in parte tramite un possibile aumento dell’emissione di titoli di Stato.
Sul fronte della sicurezza nazionale, il 60,4% degli intervistati è favorevole a un incremento della spesa per la difesa. Inoltre, quasi la metà dei giapponesi (48,8%) sostiene l’eventuale esercizio del diritto di autodifesa collettiva in caso di crisi nello Stretto di Taiwan, una posizione che Takaichi ha ribadito con fermezza in Parlamento. La premier ha infatti affermato che un’emergenza a Taiwan potrebbe costituire una minaccia diretta per la sopravvivenza del Giappone, suscitando un acceso scontro diplomatico con Pechino.
Nuove tensioni nel Mar Cinese Orientale
La situazione diplomatica si è ulteriormente inasprita ieri, quando quattro navi della guardia costiera cinese hanno effettuato un pattugliamento nelle acque territoriali delle isole Senkaku, un arcipelago disabitato situato nel Mar Cinese Orientale, amministrato dal Giappone ma rivendicato dalla Cina con il nome di Diaoyu. La guardia costiera cinese ha definito l’operazione come un “pattugliamento legale” all’interno delle proprie acque territoriali. Tuttavia, il governo giapponese ha condannato l’intrusione, presentando una protesta formale attraverso i canali diplomatici e definendola una violazione del diritto internazionale.
Questa escalation si inserisce in un contesto di crescente rivalità geopolitica, alimentata dalle recenti dichiarazioni di Takaichi sul diritto del Giappone di intervenire in caso di attacco cinese a Taiwan. Pechino considera Taiwan una provincia “sacra e inalienabile” e ha risposto con durezza alle affermazioni della premier nipponica, percepite come un’ingerenza nei suoi affari interni.
Rallenta l’economia giapponese
Nel mentre, l’economia giapponese mostra segni di rallentamento. I dati ufficiali pubblicati oggi indicano una contrazione del PIL nel secondo trimestre fiscale e una crescita stagnante dei consumi, riflesso in parte dell’aumento del costo della vita e del rallentamento delle esportazioni, influenzate dai dazi statunitensi sul commercio.
Il contesto internazionale vede inoltre una crescente attenzione sui mercati asiatici: il Nikkei 225 ha registrato un nuovo massimo storico, sostenuto dall’ottimismo generato dalla leadership di Takaichi e dalle aspettative sugli stimoli economici. Tuttavia, lo yen continua a indebolirsi, superando la soglia di 150,40 per dollaro, un dato che riflette le turbolenze politiche e le tensioni economiche attuali.
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