Tokyo, 24 ottobre 2025 – Sanae Takaichi, prima donna a guidare il Giappone, ha delineato le priorità del suo governo in un momento di grande fermento politico ed economico per il Paese. Nel suo discorso programmatico davanti al Parlamento, la premier ha sottolineato l’importanza di rafforzare i legami strategici con gli Stati Uniti, mantenendo al contempo un dialogo costruttivo con la Cina, nonostante le crescenti tensioni regionali.
Le priorità economiche e sociali dell’esecutivo di Takaichi
Takaichi ha promesso di rilanciare un’economia giapponese che ha sofferto anni di stagnazione e una pressione inflazionistica aggravata dall’aumento dei prezzi di beni essenziali come riso ed energia. Tra le misure più urgenti, la premier ha annunciato l’intenzione di abolire le accise sulla benzina, in vigore dal 1974, entro la fine della sessione parlamentare di dicembre. Inoltre, il governo intende innalzare la soglia di reddito esentasse da 1,03 a 1,6 milioni di yen (circa 8.750 euro), implementando un nuovo sistema di detrazioni fiscali e sussidi diretti alle famiglie.
In risposta alla sfida demografica rappresentata dall’invecchiamento e dalla diminuzione della popolazione, Takaichi ha riconosciuto la necessità di incrementare la manodopera straniera in settori chiave, pur ribadendo una linea rigorosa contro le violazioni delle regole e la xenofobia. A tal fine, è stato istituito un nuovo dicastero, con un ministro dedicato alla Sicurezza economica, incaricato di garantire una convivenza ordinata con i cittadini stranieri.
Politica estera e sicurezza: rafforzare l’alleanza con Washington e dialogare con Pechino
La premier ha riaffermato la priorità dei rapporti con gli Stati Uniti, annunciando un incontro personale con il presidente Donald Trump, in visita a Tokyo da lunedì, per costruire un rapporto di fiducia e approfondire la cooperazione bilaterale. Takaichi si è detta determinata a portare la spesa militare al 2% del PIL entro la fine dell’anno fiscale 2026, anticipando di due anni l’obiettivo stabilito, in risposta alle crescenti minacce rappresentate dalle attività militari di Cina, Corea del Nord e Russia.
Pur sottolineando le preoccupazioni per le sfide di sicurezza regionali, la premier ha sottolineato la necessità di mantenere un “dialogo franco e costruttivo” con la Cina, definita un vicino essenziale, anche su questioni di sicurezza. Tuttavia, l’elezione di Takaichi, esponente dell’ala conservatrice e nazionalista del Partito Liberal Democratico, ha suscitato reazioni fredde da Pechino, che ha invitato Tokyo a rispettare gli impegni politici su questioni storiche e Taiwan.
Con un consenso del 71% secondo un recente sondaggio del quotidiano Yomiuri Shimbun, il governo Takaichi gode di un ampio sostegno popolare, quasi il doppio rispetto al precedente esecutivo. La nuova premier si appresta così a guidare il Giappone in uno scenario geopolitico complesso, con un’agenda che coniuga rilancio economico, rigore sociale e una politica estera di forte assertività.
Per approfondire: Eletta Sanae Takaichi, la prima donna premier in Giappone





