Roma, 19 settembre 2025 – In un momento di crescente tensione internazionale, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha lanciato un chiaro monito nei confronti del presidente russo Vladimir Putin, invitandolo a evitare ulteriori provocazioni che potrebbero compromettere la stabilità europea e globale. Le sue dichiarazioni sono arrivate a margine di un evento presso l’Università Link di Roma, in cui ha commentato le recenti incursioni di velivoli russi nello spazio aereo europeo.
Tajani: “Putin eviti provocazioni, la parola d’ordine è pace”

Il ministro ha sottolineato con fermezza che “Putin non deve continuare con le provocazioni” e ha definito tali azioni come “giochi pericolosi”, ribadendo però che “nessuno si fa intimidire dalla Russia”. Tajani ha richiamato l’attenzione sulla necessità di orientare gli sforzi verso la pace, auspicando che la parola d’ordine rimanga questa e non certo la guerra. Le sue parole riflettono la preoccupazione per il rischio di escalation derivante dalle operazioni militari e dalla retorica aggressiva di Mosca, guidata da Putin, che è attualmente al suo quarto mandato come presidente della Federazione Russa, carica che ricopre dal 2024 dopo precedenti mandati iniziati nel 1999.
Preoccupazioni per il Medio Oriente e la linea italiana sulla politica estera
Rispondendo a una domanda sull’escalation verbale tra Israele e i leader arabi, tra cui il presidente egiziano al-Sisi e il presidente turco Erdogan, Tajani ha espresso una “forte preoccupazione” per la situazione in Medio Oriente. Ha chiesto un immediato cessate il fuoco, citando il piano egiziano sostenuto dal mondo arabo come base per la ripresa dei negoziati diplomatici, che saranno anche al centro delle discussioni durante la settimana dell’ONU a New York.
Il ministro ha ribadito che “Israele ha diritto alla sicurezza, ma deve tener conto anche delle esigenze degli altri”, sottolineando la necessità di una soluzione che consenta a tutte le parti di vivere in pace. Tale posizione evidenzia l’impegno dell’Italia nel promuovere un equilibrio tra diritti di sicurezza e rispetto delle esigenze umanitarie e politiche della regione.
Sulla questione delle divergenze nella maggioranza italiana, in particolare dopo le affermazioni del leader della Lega Matteo Salvini, che ha confermato il pieno sostegno a Israele, Tajani ha mantenuto un profilo prudente, dichiarando che “la linea di politica estera è definita dal Presidente del Consiglio e dal Ministro degli Esteri”, evitando così scontri interni.
Antonio Tajani, ex presidente del Parlamento europeo e attuale ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio nel governo Meloni, continua a rappresentare una figura chiave nella diplomazia italiana e europea, impegnata nel sostenere la stabilità internazionale e il dialogo diplomatico in contesti di crisi come quelli attuali con la Russia e in Medio Oriente.
Fonte: Stefano Chianese - Ucraina, Tajani: "Putin eviti provocazioni e giochi pericolosi, non ci facciamo intimidire"






