Roma, 9 settembre 2025 – Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso forte preoccupazione per la sicurezza degli italiani a bordo della Freedom Flotilla, l’imbarcazione filo-palestinese diretta a Gaza e recentemente intercettata dalle forze israeliane. A margine di una riunione sulla manovra economica, Tajani ha definito l’operazione “a rischio” e ha annunciato che nei prossimi giorni contatterà il ministro israeliano Gideon Sa’ar per sollecitare il rispetto del mandato parlamentare e garantire assistenza consolare ai cittadini italiani coinvolti.
Preoccupazioni e sostegno consolare per gli italiani coinvolti
Tajani ha rimarcato che la via più sicura e corretta per far arrivare gli aiuti alla popolazione di Gaza resta quella dei canali istituzionali e ordinari, sottolineando come la scelta di aderire alla Flotilla sia una libera decisione, ma non priva di rischi. Il ministro ha confermato che, nel caso di provvedimenti restrittivi da parte israeliana, l’ambasciata italiana è stata incaricata di fornire “il massimo sostegno” ai nostri connazionali e ai parlamentari presenti a bordo. Tuttavia, in relazione all’episodio avvenuto in acque territoriali tunisine – dove una nave è stata oggetto di un attacco da parte di un drone che ha causato un incendio a bordo – Tajani ha precisato che non risultano italiani coinvolti o feriti e che le indagini spettano alle autorità tunisine: “Si attendono gli esiti di un’ indagine da parte dei tunisini, non sappiamo quel che realmente è successo”.
La situazione della Flotilla e le tensioni internazionali
Secondo quanto riferito dall’equipaggio della Global Sumud Flotilla, un drone si è posizionato a pochi metri dall’imbarcazione Family, prima di sganciare un ordigno che ha provocato un incendio domato prontamente dai membri dell’equipaggio senza feriti. Nel frattempo, tre attivisti intercettati da Israele, tra cui un italiano, hanno accettato di essere espulsi volontariamente dal Paese, mentre altri, tra cui parlamentari francesi, sono ancora sotto custodia in attesa di udienze legali. La tensione internazionale resta alta.






