Pechino, 1 agosto 2025 – Nel corso delle celebrazioni per il 98° anniversario della fondazione dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese, il ministro della Difesa, Dong Jun, ha ribadito con fermezza la posizione di Pechino sulla questione di Taiwan. All’evento, tenutosi nella Grande Sala del Popolo a Piazza Tienanmen, hanno partecipato figure di rilievo come Liu Zhenli, membro della Commissione Militare Centrale, e Zhang Shengmin, segretario della Commissione di ispezione disciplinare.
Il monito di Pechino sull’indipendenza di Taiwan
Durante il discorso, Dong Jun ha sottolineato che la Cina non permetterà mai che alcun progetto separatista volto all’indipendenza di Taiwan abbia successo. L’Esercito Popolare di Liberazione si è detto pronto a sconfiggere qualsiasi interferenza armata esterna, ribadendo la disponibilità a intervenire in ogni momento per realizzare la “completa riunificazione della madrepatria”. Il ministro ha inoltre ricordato che il 2025 segna l’80° anniversario della vittoria cinese nella Guerra di resistenza popolare contro l’aggressione giapponese e della liberazione di Taiwan.
Il contesto di questa dichiarazione è particolarmente delicato, considerando che Taiwan, formalmente Repubblica di Cina, mantiene una propria forma di governo e un’amministrazione autonoma, pur non essendo riconosciuta come Stato indipendente dalla maggior parte della comunità internazionale, inclusa la Cina continentale, che rivendica la sovranità sull’isola.
L’Esercito cinese e la visione di Xi Jinping
Dong Jun ha inoltre evidenziato che l’Esercito Popolare di Liberazione si unisce strettamente al Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, con Xi Jinping al centro, e si ispira al “Pensiero di Xi Jinping sul rafforzamento delle forze armate”. L’obiettivo è quello di promuovere “instancabilmente” lo sviluppo politico e militare, rafforzare l’addestramento e la prontezza al combattimento, adempiendo alla missione nell’era attuale.
Nonostante le recenti notizie di un’inchiesta anticorruzione che coinvolge lo stesso Dong Jun, con accuse non ancora specificate, la leadership cinese continua a mantenere una linea dura verso Taiwan. Il ministro ha anche sottolineato la volontà dell’esercito di collaborare con altre forze armate per costruire “un mondo di pace duratura, sicurezza universale e prosperità comune”.
Queste dichiarazioni arrivano in un momento di particolare tensione geopolitica nell’area, mentre Taiwan continua a rafforzare i suoi legami economici e culturali a livello internazionale, pur rimanendo isolata diplomaticamente a causa della pressione cinese.






