Chi siamo
Redazione
venerdì 5 Dicembre 2025
  • Login
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Sport
    • Calcio
  • Spettacoli
  • Salute
  • Tecnologia
  • Cultura
  • Ambiente
  • Video
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Sport
    • Calcio
  • Spettacoli
  • Salute
  • Tecnologia
  • Cultura
  • Ambiente
  • Video
No Result
View All Result
  • Login
No Result
View All Result
Home Esteri

Sudan, metà degli abitanti di Al-Fashir è fuggita dalla città

Emergenza umanitaria senza precedenti in Sudan: oltre 11 milioni di sfollati, violenze diffuse e crisi sanitaria aggravano la situazione ad Al-Fashir e nel Nord Darfur

by Marco Andreoli
26 Novembre 2025
Sudan, metà degli abitanti di Al-Fashir è fuggita dalla città

Sudan, metà degli abitanti di Al-Fashir è fuggita dalla città

Khartum, 26 novembre 2025 – La crisi umanitaria nel Sudan continua ad aggravarsi, con la popolazione civile di Al-Fashir, capitale del Nord Darfur, che è fuggita dalla città. Secondo le ultime stime delle Nazioni Unite, più di 106.000 persone hanno abbandonato la città dal momento della conquista da parte delle Forze di Supporto Rapido (RSF), avvenuta un mese fa mentre le violenze contro i civili si intensificano in maniera preoccupante.

La drammatica situazione ad Al-Fashir e nel Nord Darfur

La città di Al-Fashir, con una popolazione stimata di circa 260.000 abitanti prima dell’escalation del conflitto, è sotto assedio per 500 giorni. Le RSF, milizia paramilitare in lotta contro l’esercito regolare sudanese, hanno preso il controllo della città il 26 ottobre 2025. Da allora, si registrano numerosi episodi di massacri di massa, violenze sessuali e torture. Le testimonianze raccolte da Medici Senza Frontiere (MSF) denunciano la sistematica uccisione di civili disarmati e la separazione degli ostaggi per sesso, età o appartenenza etnica, con frequenti richieste di riscatto che raggiungono cifre elevate, fino a 43.000 euro.

Tra il 26 e il 29 ottobre, MSF ha assistito 396 feriti e più di 700 sfollati provenienti da Al-Fashir nel vicino centro di Tawila, dove l’organizzazione gestisce un pronto soccorso dedicato. Le ferite principali sono da arma da fuoco, fratture e traumi da percosse e torture, con molti pazienti che arrivano in condizioni disperate, spesso con infezioni dovute a interventi chirurgici effettuati in condizioni di emergenza e scarsità di farmaci.

La crisi umanitaria peggiora: malnutrizione e violenze diffuse

Le condizioni di vita nella regione sono al limite del collasso: la popolazione civile è vittima di violenze continue lungo le strade, nei mercati e persino nelle proprie abitazioni, con frequenti casi di detenzioni arbitrarie, furti e saccheggi. Gli attacchi aerei e con droni colpiscono sia il Sud Darfur che altre aree del paese, aggravando ulteriormente la situazione.

I dati raccolti da MSF indicano livelli catastrofici di malnutrizione tra gli sfollati: il 57% dei bambini sotto i cinque anni arrivati a Tawila è in condizioni di malnutrizione acuta grave. Complessivamente, più di 11 milioni e mezzo di persone risultano sfollate all’interno del Sudan, con un’incidenza elevata di donne e minori. Oltre 30 milioni di sudanesi necessitano di assistenza umanitaria, facendo della crisi in Sudan la più grave emergenza umanitaria al mondo nel 2025.

Il contesto politico e internazionale

Il Sudan è governato de facto da una giunta militare guidata dal presidente Abdel Fattah Abdelrahman Burhan, con un primo ministro civile, Kamil Idris, formalmente a capo del governo. Dal 2023, il paese è teatro di un conflitto armato tra le Forze Armate Sudanesi (SAF) e le RSF, che si combattono anche nelle aree densamente popolate, distruggendo infrastrutture civili fondamentali come ospedali, scuole e reti di comunicazione.

Le tensioni politiche si sono intensificate dopo il fallito processo di transizione democratica che doveva concludersi nel 2022, interrotto da diversi colpi di Stato e da un’escalation delle violenze tra le fazioni militari. La comunità internazionale, compreso il cosiddetto “Quad” (Stati Uniti, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti ed Egitto), ha tentato senza successo di mediare una tregua, respinta dall’esercito regolare.

Amnesty International ha denunciato gravi violazioni dei diritti umani perpetrate dalle RSF, accusate di stragi di massa e violenze sessuali a Al-Fashir, e ha esortato la comunità internazionale a imporre un embargo sulle armi esteso a tutto il paese per fermare il flusso di armi verso le milizie. In particolare, la Ong ha puntato il dito contro il coinvolgimento degli Emirati Arabi Uniti nel sostegno ai paramilitari, definendo questo sostegno un fattore che alimenta il ciclo di violenza contro i civili.

Tags: Al-FashirDarfurSudan

Related Posts

Sudan, Rsf annunciano tregua unilaterale: l’esercito regolare respinge la proposta Usa
Esteri

Sudan, RSF puntano al Kordofan: rischio di un Paese diviso in 2

2 Dicembre 2025
Sudan, Rsf annunciano tregua unilaterale: l’esercito regolare respinge la proposta Usa
Esteri

Sudan, Rsf annunciano tregua unilaterale; l’esercito regolare respinge la proposta Usa

26 Novembre 2025
Amnesty, nuove testimonianze su stragi e stupri in Sudan
Esteri

Amnesty, nuove testimonianze su stragi e stupri in Sudan

26 Novembre 2025
Sudan, le Rsf hanno conquistato Al Fashir
Esteri

Sudan, l’esercito respinge la tregua proposta dagli Usa

24 Novembre 2025
Trump annuncia intervento Usa in Sudan: "Pronti a fermare le atrocità"
Esteri

Trump annuncia intervento Usa in Sudan: “Pronti a fermare le atrocità”

20 Novembre 2025
Un primo piano del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump
Esteri

Trump: “Pronto a mediare in Sudan. Presidenza Fed? Colloqui iniziati”

19 Novembre 2025

Articoli recenti

  • SS Lazio, “Oltre alla faccia ci mettiamo anche il cuore”: la protesta dei gruppi laziali
  • Tifosi Lazio, protesta compatta contro Lotito e arbitri: “Oltre alla faccia, anche il cuore”
  • Ucraina, Crosetto: “La Lega dirà sì al decreto, bisogna far sedere la Russia al tavolo”
  • Serbia in crisi energetica: Vucic valuta l’adesione alla banca dei Brics
  • A Napoli tutto pronto per la finalissima di X Factor

© 2025 Alanews – Smart Media Solutions - Testata giornalistica registrata al tribunale di Roma n° 243/2012 | Gestione editoriale e multimediale Editorially Srl - Via Assisi 21 - 00181 Roma - P.Iva: 16947451007 | Per la pubblicità: NewsCom S.r.l. – Divisione Testate on line - Sede legale: Via Assisi, 15 - 00181 Roma Capitale sociale: Euro 10.000,00 Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 11903571005 | R.E.A. di Roma: 1335869 Visiona le nostre condizioni d'uso e la nostra politica sulla privacy & cookies.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
×
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Sport
    • Calcio
  • Spettacoli
  • Salute
  • Tecnologia
  • Cultura
  • Ambiente
  • Video
  • Chi siamo
  • Redazione

© 2025 Alanews – Smart Media Solutions - Testata giornalistica registrata al tribunale di Roma n° 243/2012 | Gestione editoriale e multimediale Editorially Srl - Via Assisi 21 - 00181 Roma - P.Iva: 16947451007 | Per la pubblicità: NewsCom S.r.l. – Divisione Testate on line - Sede legale: Via Assisi, 15 - 00181 Roma Capitale sociale: Euro 10.000,00 Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 11903571005 | R.E.A. di Roma: 1335869 Visiona le nostre condizioni d'uso e la nostra politica sulla privacy & cookies.