ROMA, 23 Maggio – In realtà la foto in questioni si riferisce in realtà a fatti accaduti a Goma, in Congo. Nell’istantanea si vedono operatori intenti a seppellire le vittime di un attacco dei ribelli M23. Il sito conservatore American Thinker ha utilizzato l’immagine senza citare la fonte
Durante un incontro nello Studio Ovale il 21 maggio 2025, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sorpreso il suo omologo sudafricano Cyril Ramaphosa mostrando una foto di presunti massacri di agricoltori bianchi. Questa immagine, proveniente dal sito conservatore americano American Thinker, si riferisce in realtà a eventi tragici avvenuti nella città congolese di Goma. La notizia è stata riportata dalla CNN, che ha approfondito la questione.
L’immagine controversa
Trump ha affermato a Ramaphosa: “Questi sono tutti agricoltori bianchi che vengono sepolti,” mentre mostrava la foto di operatori umanitari in tuta bianca e guanti di gomma, intenti a seppellire le vittime avvolte in sacchi bianchi. La foto in questione è un fermo immagine tratto da un video pubblicato da Reuters il 3 febbraio, che documenta un attacco dei ribelli M23, sostenuti dal Ruanda, contro la popolazione locale.
Strumentalizzazione della realtà
Il sito American Thinker ha utilizzato questa immagine per alimentare un dibattito sulle tensioni razziali in Sudafrica e in Congo, ma senza citare la fonte originale, limitandosi a fornire un link al video di Reuters. Questo episodio mette in luce non solo la superficialità con cui vengono trattate certe questioni da parte di fonti di informazione, ma anche la pericolosa tendenza a strumentalizzare la realtà per scopi politici.
Il contesto del massacro di Goma
Il massacro di Goma, che ha visto la morte di numerosi civili, è avvenuto in un contesto di conflitto prolungato e complesso, caratterizzato da rivalità etniche e politiche che affliggono la regione da anni. I ribelli M23, attivi dal 2012, hanno causato non solo devastazione umanitaria, ma anche un significativo flusso di rifugiati verso i paesi limitrofi.






