Napoli, 19 settembre 2025 – Un appello alla pace e alla solidarietà arriva da Gaza attraverso le parole di padre Gabriel Romanelli, parroco nella Striscia martoriata da un conflitto che non accenna a fermarsi. Nel corso di una celebrazione tenutasi nel Duomo di Napoli in occasione della festa di San Gennaro, è stato trasmesso un suo videomessaggio, introdotto dall’arcivescovo cardinale Domenico Battaglia, che ha descritto con forza la drammatica situazione in cui versa la popolazione di Gaza.
Gaza sotto assedio: la guerra e le sue conseguenze
La Striscia di Gaza continua a vivere un’emergenza umanitaria senza precedenti. Secondo le parole di padre Gabriel, la guerra ha causato la morte di decine di migliaia di persone, tra cui oltre 18mila bambini. La popolazione è costretta a convivere con incessanti bombardamenti che hanno distrutto le infrastrutture essenziali, compresi gli ospedali privi di risorse e medicinali necessari per curare feriti e malati. Gli ostaggi rimangono prigionieri, privati del diritto alla libertà, mentre le armi sembrano aver preso il sopravvento sulla speranza di una soluzione pacifica.
Padre Gabriel ha sottolineato come, nonostante le difficoltà, la comunità continua a offrire aiuto spirituale e materiale, anche se limitato, a chi soffre. “Noi continuiamo a fare del bene, quel poco che possiamo per aiutare le persone nello spirito e nel loro corpo”, ha affermato con determinazione.
Un messaggio di fede e speranza nel giorno di San Gennaro
In un momento così buio, il parroco ha ricordato che la pace è un dono che si può ottenere solo attraverso sacrifici, sincerità e carità. È un invito rivolto a tutti affinché “parlino di pace con convinzione, non come un’utopia, ma come un frutto possibile della giustizia”. Nel concludere il suo messaggio ha invocato l’intercessione della Madonna e del patrono di Napoli, San Gennaro, affinché proteggano e sostengano la popolazione di Gaza.
La festa di San Gennaro, celebrata oggi 19 settembre, è particolarmente sentita nella città partenopea; il santo, vescovo e martire di Benevento, è venerato come protettore di Napoli. La sua figura è simbolo di speranza e protezione, evocata in momenti di difficoltà come quello attuale, in cui la guerra continua a seminare dolore e disperazione.
La situazione a Gaza rimane critica, ma le parole di padre Gabriel rappresentano un appello a non perdere la speranza e a lavorare con impegno per la pace, anche nei contesti più difficili.






