Caracas, 29 novembre 2025 – Le relazioni tra Stati Uniti e Venezuela tornano a infiammarsi dopo le dichiarazioni del presidente Donald Trump, che su Truth – il suo social network – ha annunciato la chiusura totale dello spazio aereo sopra il Venezuela. Il messaggio, dai toni minacciosi, arriva nello stesso giorno in cui emergono indiscrezioni su una presunta telefonata tra Trump e il presidente venezuelano Nicolas Maduro, rivelata dal New York Times. Un contesto che alimenta ulteriormente l’escalation diplomatica e militare tra Washington e Caracas. Nel mentre, la macchina bellica statunitense occupa sempre nuove posizioni: le ultime sono le basi concesse dal presidente della Repubblica Dominicana, Luis Abinader, direttamente al segretario della Guerra, Pete Hegseth.

Trump chiude lo spazio aereo: un messaggio di forza
Nel suo post, Trump si è rivolto direttamente a compagnie aeree, piloti e “spacciatori di droga e trafficanti di esseri umani”, annunciando che lo spazio aereo “sopra e intorno al Venezuela sarà interamente chiuso”. Un’affermazione che, se confermata, segnerebbe una mossa senza precedenti nella politica statunitense verso il Paese sudamericano. Intanto il New York Times riporta che, nella telefonata avvenuta la scorsa settimana, Trump avrebbe discusso con Maduro di un possibile incontro negli Stati Uniti, anche se al momento non esisterebbero piani concreti. Dal 2013, anno dell’ascesa di Maduro, nessun presidente venezuelano ha mai incontrato un capo di Stato statunitense. Washington e Caracas, però, hanno scelto di non commentare ufficialmente.
Escalation nei Caraibi: operazioni militari e accuse di terrorismo
La retorica ostile del presidente americano si inserisce in una cornice più ampia: l’amministrazione statunitense ha infatti designato Maduro come leader di un’organizzazione terroristica, il cosiddetto Cartel de los Soles. Nei Caraibi continuano inoltre i raid contro i gruppi di narcotrafficanti venezuelani. Il Washington Post rivela che il segretario della Difesa, Pete Hegseth, avrebbe ordinato ai reparti speciali di “uccidere tutti” i membri dell’equipaggio di un’imbarcazione sospettata di trasportare droga. L’operazione, condotta dai Navy Seal il 2 settembre al largo di Trinidad, avrebbe portato alla morte di due superstiti del primo assalto. Un episodio che conferma l’inasprimento della guerra dichiarata dagli Stati Uniti ai narcos venezuelani.






