Madrid, 24 agosto 2025 – Dopo settimane segnate da un’ondata incendiaria di proporzioni eccezionali, la situazione degli incendi in Spagna mostra segnali di miglioramento, pur restando critica in alcune aree chiave del paese. Le autorità continuano a tenere alta la guardia, monitorando attentamente i focolai ancora attivi.
Situazione degli incendi in Galizia
In Galizia, epicentro del disastro ambientale, restano attivi due grandi roghi nella provincia di Ourense. Il più esteso, a Chandrexa de Queixa, ha già bruciato circa 19.000 ettari ma presenta un’evoluzione favorevole, mentre il focolaio di Carballeda de Valdeorras-Casaio ha distrutto 4.000 ettari di territorio. Complessivamente, nella regione sono andati in fumo oltre 90.000 ettari, con gravi danni per diversi villaggi e fattorie.
Nonostante la stabilizzazione di molti incendi, tra cui quello di Larouco, il più vasto nella storia della Galizia con 30.000 ettari bruciati ormai domati, la Giunta regionale mantiene lo stato di allerta massima (livello 2) sull’intero territorio della provincia di Ourense.
Criticità ancora aperte in Castiglia e León
La situazione rimane particolarmente difficile in Castiglia e León, dove sono ancora attivi nove incendi di elevata pericolosità. La zona più preoccupante è La Baña (León), dove un incendio proveniente da Zamora ha costretto all’evacuazione di 330 persone. Le operazioni di spegnimento risultano complicate dall’orografia complessa del territorio e dai frequenti cambiamenti nella direzione del vento.
Le autorità segnalano progressi lenti nella gestione degli incendi, aggravati dai vasti perimetri dei focolai. Intanto, le forze dell’ordine hanno arrestato 42 persone e ne stanno indagando altre 132 per possibili responsabilità nella genesi degli incendi. Il bilancio delle vittime è purtroppo salito a cinque.
L’estate 2025 si conferma una delle più devastanti dal 1975, con oltre 400.000 ettari di foreste e vegetazione andati in fumo in poche settimane, secondo i dati del sistema europeo Copernicus. Le autorità continuano a mobilitare risorse ingenti, con l’impiego di migliaia di militari e agenti, e il supporto di mezzi aerei per contrastare l’emergenza.






