NAIROBI, 12 giugno 2025 – Le forze governative somale, supportate da alleati internazionali, hanno portato a termine un’operazione militare di rilievo nella regione centrale del Medio Shabelle, eliminando almeno 13 combattenti del gruppo terroristico al-Shabaab. Lo riferisce il sito Shabelle Media, che cita una nota ufficiale del ministero dell’Informazione di Mogadiscio.
L’impatto dell’operazione militare sul gruppo terroristico al-Shabaab
Tra i militanti uccisi figurano comandanti ed alti ufficiali di al-Shabaab, mentre un numero imprecisato di altri è rimasto ferito. Le forze di sicurezza somale hanno inoltre distrutto un deposito di armi e materiali bellici utilizzati dal gruppo. Questa azione si inserisce in un contesto di crescente tensione nella regione del Medio Shabelle, dove al-Shabaab ha recentemente riconquistato diverse aree, tra cui la strategica città di Adan Yabal. Il gruppo jihadista ha diffuso un video che documenta la presa di controllo della città, mostrando scontri violenti e l’uccisione di soldati governativi.
Al-Shabaab, nato nel 2006 come movimento jihadista sunnita di matrice islamista, è da anni una delle principali minacce per la stabilità della Somalia e dell’intera regione del Corno d’Africa. Formalmente affiliato ad al-Qaeda dal 2012, il gruppo ha subito negli ultimi anni significative perdite territoriali, ma continua a mantenere una presenza attiva nel sud della Somalia e nelle zone limitrofe del Kenya e dell’Uganda.
Il contesto regionale e le sfide per la sicurezza
L’operazione militare somala si colloca in un quadro più ampio di sforzi congiunti tra il governo federale somalo e le forze internazionali, in particolare la missione AMISOM, volta a indebolire la capacità operativa di al-Shabaab e a ripristinare il controllo statale nelle aree da tempo contese. Nonostante le difficoltà, queste offensive hanno permesso di riconquistare importanti roccaforti del gruppo, come Mogadiscio, Kisimayo e Baidoa, e di ridurre la sua influenza politica e militare.
Tuttavia, al-Shabaab ha adattato la sua strategia, passando da operazioni su larga scala a tattiche di guerriglia e attentati mirati, spesso rivolti contro le istituzioni governative e la popolazione civile. Nel maggio scorso, il gruppo ha tentato un assalto al parlamento somalo, sventato dalle forze di sicurezza, dimostrando la persistenza della minaccia nonostante il calo delle capacità tradizionali di combattimento.
Il recente successo delle forze somale nel Medio Shabelle rappresenta dunque un ulteriore passo nella lotta contro al-Shabaab, ma la stabilità a lungo termine dipenderà dalla capacità del governo di consolidare il proprio controllo e di rispondere efficacemente alle sfide politico-militari e sociali che affliggono la regione.






