Roma, 13 settembre 2025 – Un terremoto di magnitudo 7,4 si è verificato al largo della penisola della Kamchatka, nell’Estremo Oriente russo, provocando inizialmente un allarme tsunami che è stato successivamente revocato. L’evento sismico, rilevato dall’United States Geological Survey (USGS), ha avuto epicentro a circa 111 chilometri a est di Petropavlovsk-Kamchatsky, capoluogo della regione, a una profondità di 39,5 chilometri.
Dettagli del sisma in Kamchatka e allerta tsunami
Il Pacific Tsunami Warning Center aveva diffuso un allarme per possibili onde pericolose lungo le coste entro 300 chilometri dall’epicentro del terremoto. Tuttavia, dopo ulteriori valutazioni, gli esperti hanno revocato l’allerta, escludendo il rischio immediato di uno tsunami significativo. La Kamchatka, una vasta penisola situata nell’Estremo Oriente russo, è nota per la sua intensa attività sismica e vulcanica, con oltre 160 vulcani, di cui 29 attivi, che contribuiscono alla complessità geologica dell’area.
Contesto storico e impatti recenti
Non è la prima volta che la Kamchatka si rende suo malgrado protagonista di eventi sismici di notevole entità: a luglio scorso, un terremoto tra i più forti mai registrati nella regione aveva provocato uno tsunami con onde alte fino a quattro metri, causando evacuazioni dalle Hawaii fino al Giappone. Il sisma di oggi, pur di magnitudo inferiore, ha richiamato l’attenzione delle autorità di diversi Paesi del Pacifico, che hanno attivato misure di monitoraggio e prevenzione.
La città di Petropavlovsk-Kamchatsky si trova in una zona vulnerabile agli effetti di eventi sismici e maremoti, ma la profondità e la posizione dell’epicentro hanno limitato l’impatto immediato. Le autorità locali e internazionali rimangono comunque in stato di allerta, vigilando sull’evoluzione della situazione.
L’episodio conferma la necessità di mantenere attivi e aggiornati i sistemi di allerta e prevenzione nella regione del Pacifico, una delle più sismicamente attive del mondo.






