Washington, 13 novembre 2025 – Secondo le ultime stime ufficiali, il recente shutdown del governo federale statunitense ha avuto un impatto significativo sull’occupazione nel settore privato, con una perdita stimata di circa 60.000 posti di lavoro. I dati emergono da fonti governative aggiornate che evidenziano come la chiusura temporanea delle attività amministrative abbia provocato una serie di effetti a catena sull’economia nazionale.
Impatto economico dello shutdown Usa
Durante il periodo di blocco delle attività federali, molte aziende private hanno subito rallentamenti nelle commesse e nei progetti legati a contratti pubblici. Questo ha portato a una contrazione degli investimenti e, di conseguenza, a licenziamenti o sospensioni dell’attività lavorativa. L’analisi ufficiale sottolinea che i 60.000 posti di lavoro persi rappresentano una stima prudente, considerando che alcune ripercussioni potrebbero emergere nei mesi successivi alla riapertura.
Un esempio eclatante degli effetti dello shutdown Usa si è visto nel settore dei voli: il traffico aereo è stato ridotto nei maggiori aeroporti statunitensi, a causa della mancanza di controllori di volo e di personale di terra, tutti pagati dal governo federale. A causa dello stop dei voli, a risentire sono state ovviamente anche le attività private che operano nello stesso ambito, portando a licenziamenti.
Lo shutdown, che si è appena interrotto, è stato il più lungo della storia americana, superando i 40 giorni di blocco del governo federale.
Conseguenze a lungo termine e risposte istituzionali
Le autorità hanno inoltre rilevato come il blocco abbia inciso negativamente sull’affidabilità e sulla stabilità del mercato del lavoro, complicando la pianificazione a medio termine sia per le imprese sia per i lavoratori. In risposta a questa emergenza, l’amministrazione ha annunciato misure volte a contenere gli effetti negativi, inclusi programmi di sostegno per le aziende più colpite e iniziative di stimolo per favorire la ripresa occupazionale.
Gli esperti suggeriscono che, per evitare simili impatti in futuro, sia necessario un dialogo più efficace tra le istituzioni politiche e il settore privato, al fine di garantire continuità operativa e protezione dei posti di lavoro anche in situazioni di crisi amministrativa.






