Alle 00:01 di mercoledì primo ottobre, il governo degli Stati Uniti è entrato ufficialmente in shutdown, sospendendo il finanziamento delle agenzie federali e lasciando migliaia di dipendenti senza lavoro. Dietro a quello che molti percepiscono come un fallimento politico, un recente episodio del podcast The Daily del New York Times suggerisce una lettura diversa: si tratterebbe di una scommessa deliberata, una mossa strategica dei Democratici ad alto rischio.
Una scommessa deliberata
Secondo l’episodio intitolato The Democrats’ Big Shutdown Gamble, lo shutdown non nasce da un semplice disaccordo, ma da una scelta calcolata dei Democratici. La narrativa cambia: da impasse accidentale diventa una strategia politica intenzionale. L’obiettivo è forzare il presidente Trump e i repubblicani a negoziare su temi cruciali come le sovvenzioni sanitarie e i tagli al Medicaid, rischiando tuttavia gravi conseguenze per milioni di cittadini.
Lo shutdown come atto di resistenza proattivo
Il podcast descrive lo shutdown come un’azione mirata, non passiva, finalizzata a contrastare direttamente l’agenda del secondo mandato del presidente Trump. Si tratta quindi di uno strumento per esercitare pressione politica e ottenere concessioni su sanità e programmi sociali. Chuck Schumer, leader della minoranza al Senato, ha ribadito la volontà di resistere fino a ottenere l’estensione delle sovvenzioni Obamacare e la revoca dei tagli a Medicaid.
Il reportage si basa su fonti interne: oltre a giornalisti del New York Times come Catie Edmondson e Carl Hulse, il podcast include testimonianze dirette di Schumer. Questo accesso privilegiato permette di comprendere il processo decisionale e le strategie adottate dal Congresso, offrendo una prospettiva rara rispetto alla semplice cronaca esterna degli eventi.
Cronologia dello shutdown
Il blocco è stato inevitabile dopo il voto dei Democratici in Senato, poche ore prima della scadenza di mezzanotte, per bloccare il piano dei Repubblicani di estendere temporaneamente i finanziamenti. La disputa verteva su estensioni delle sovvenzioni sanitarie, tagli a Medicaid e finanziamenti federali più generali. Entrambe le parti hanno respinto le proposte di compromesso, dando vita a uno stallo che ha visto anche minacce del presidente Trump, intenzionato a sfruttare la crisi per colpire i programmi e i dipendenti sostenuti dai Democratici.
Le possibile conseguenze
Se le sovvenzioni sanitarie scadranno, circa quattro milioni di persone potrebbero perdere la copertura sanitaria l’anno prossimo, con aumenti dei costi per altri 20 milioni. La Congressional Budget Office ha stimato che entro il 2034 dieci milioni di cittadini aggiuntivi rimarrebbero senza assicurazione a causa dei tagli introdotti nella legge fiscale e nei programmi sanitari di Trump.
Il confronto tra i due partiti si è acuito nei giorni precedenti, con accuse reciproche e attacchi mediatici, tra cui video falsi diffusi da Trump contro i leader Democratici. Nonostante ciò, i Democratici hanno deciso di sostenere il blocco per far valere le loro richieste, contando anche sul sostegno dell’opinione pubblica su temi come sanità e programmi sociali.
Per approfondire: Shutdown negli Usa: scontro tra repubblicani e democratici su tagli a sanità e tasse, costi ai cittadini






