La Commissione Ue ha chiarito la propria posizione riguardo all’eventuale sospensione di piattaforme online come Shein nell’ambito della normativa europea sui servizi digitali (Digital Services Act – DSA). In un briefing odierno, il portavoce della Commissione, Thomas Regnier, ha definito la sospensione di piattaforme come una misura di “extrema ratio”, sottolineando che non è nelle intenzioni dell’Ue adottare tale provvedimento a livello comunitario.
Shein: la posizione della Commissione Ue sul Digital Services Act
Il portavoce Regnier ha spiegato che la legge europea sui servizi digitali è “molto chiara” e prevede che la sospensione di piattaforme online deve essere adottata da una giurisdizione nazionale indipendente, dove la piattaforma ha la propria sede legale. Nel caso specifico di Shein, la competenza spetta alle autorità di Dublino, sede legale della società. “Quindi questa potrebbe essere una misura estrema presa dalle autorità irlandesi, ma non siamo ancora a quel punto perché il DSA prevede l’adozione di misure proporzionate”, ha aggiunto Regnier.
Il portavoce ha inoltre evidenziato che sulle piattaforme circolano molti contenuti legittimi e che, nonostante la presenza di merci illegali, non è possibile “bloccare improvvisamente un’intera piattaforma”. Questa dichiarazione conferma la volontà dell’Ue di procedere con cautela e di evitare interventi drastici che possano danneggiare l’ecosistema digitale.
Contesto e implicazioni per Shein e il commercio online
Shein, piattaforma di e-commerce con sede a Singapore ma registrata in Irlanda, è finita sotto osservazione per questioni legate alla vendita di prodotti e alle normative europee. Tuttavia, la Commissione ribadisce che eventuali azioni di sospensione o restrizioni devono seguire un iter giurisdizionale e rispettare il principio di proporzionalità previsto dal DSA.
L’attenzione dell’Ue verso la regolamentazione delle piattaforme digitali si inserisce in un quadro più ampio di controllo e tutela degli utenti e dell’economia digitale europea, che mira a bilanciare innovazione e sicurezza. Nel frattempo, l’Unione continua a monitorare attentamente l’applicazione delle normative e le pratiche delle grandi piattaforme online, mantenendo un dialogo aperto con gli Stati membri e gli operatori del settore.






