La Corea del Nord ha nuovamente lanciato un missile balistico, un’azione che ha immediatamente sollevato tensioni nella regione e attirato le reazioni internazionali. A riferirlo è stato il Comando congiunto dei capi di Stato maggiore di Seul, confermando così la ripresa delle provocazioni armate di Pyongyang.
Il lancio del missile da parte della Corea del Nord e le reazioni regionali
Lanciato dalla regione di Junghwa, nella provincia di Hwanghae, a sud di Pyongyang, il missile balistico ha percorso circa 350 chilometri in direzione nord-est, verso il Mar del Giappone. L’esercito sudcoreano non ha fornito dettagli specifici sul volo, ma ha sottolineato che il missile non è caduto in mare e che le forze armate della Corea del Sud sono pronte a rispondere a qualsiasi provocazione, supportate dalla solida alleanza militare con gli Stati Uniti.
Il governo giapponese ha confermato che nessuno dei missili è entrato nella sua zona economica esclusiva. La premier giapponese Sanae Takaichi ha modificato la sua agenda per seguire da vicino l’evolversi della situazione, incaricando i ministri della Difesa e degli Esteri di monitorare attentamente gli sviluppi per garantire la sicurezza pubblica.
La posizione del Cremlino
In risposta a questo nuovo test, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha difeso il diritto della Corea del Nord a garantire la propria sicurezza nazionale attraverso le misure che ritiene necessarie, inclusi i lanci missilistici. Peskov ha dichiarato che Mosca accoglie favorevolmente solo quegli sforzi di pace nella penisola coreana che siano pienamente conformi agli interessi della Repubblica Popolare Democratica di Corea.
Questa presa di posizione si inserisce nel contesto di una crescente cooperazione militare e diplomatica tra Pyongyang, Mosca e Pechino, mentre la Corea del Nord continua a sviluppare i suoi programmi missilistici e nucleari, giustificandoli come risposta alle minacce percepite da Washington e dai suoi alleati.
L’episodio del lancio missilistico arriva in un momento di forte tensione internazionale, con la recente partecipazione di importanti leader mondiali ai forum nella regione Asia-Pacifico e gli sforzi diplomatici in corso per la stabilizzazione della penisola coreana.






