Washington, 30 luglio 2025 – I Democratici del Senato si muovono per forzare la mano all’amministrazione Trump sulla questione Jeffrey Epstein. Il leader della minoranza, Chuck Schumer, insieme agli altri sette senatori democratici della Commissione per la sicurezza interna e gli affari governativi, ha inviato una lettera al Dipartimento di Giustizia per ottenere l’accesso ai fascicoli sul finanziere, morto suicida in cella nel 2019 mentre era in attesa di processo per traffico sessuale di minori.
Una legge del 1928 per aggirare i limiti della minoranza
I Democratici si appellano a una norma poco nota della legislazione federale, la cosiddetta “regola dei cinque”, risalente al 1928. La disposizione prevede che almeno cinque membri di una commissione del Congresso possano chiedere a un’agenzia governativa di fornire documenti e informazioni, anche se appartenenti alla minoranza politica. Si tratta di uno strumento raramente utilizzato e mai realmente testato in tribunale, ma che potrebbe rappresentare un grimaldello per superare l’ostacolo dell’impossibilità di emettere mandati di comparizione.
Pressioni sui repubblicani e rischio scontro istituzionale
L’obiettivo dei Democratici è coinvolgere i repubblicani del Senato in una questione che ha già creato forti tensioni nella Camera dei Rappresentanti. Se l’amministrazione Trump dovesse rifiutarsi di consegnare i documenti richiesti, si aprirebbe una battaglia legale che metterebbe il leader della maggioranza repubblicana al Senato, John Thune, nella difficile posizione di dover scegliere tra la fedeltà politica al presidente e la difesa delle prerogative di controllo costituzionale del Congresso.
Alla Camera si temporeggia: nessun mandato per i file su Epstein
Nel frattempo, sul fronte della Camera, non si registrano sviluppi concreti. Una settimana fa, un panel della commissione di vigilanza aveva votato per obbligare il Dipartimento di Giustizia a consegnare i documenti su Epstein, ma il presidente della commissione, James Comer, non ha ancora emesso alcuna subpoena. Il ritardo ha alimentato sospetti sulle reali intenzioni del partito repubblicano, apparentemente restio a mettere pressione sull’amministrazione Trump, nonostante le proteste della base Maga.
Convocazioni eccellenti sul caso Epstein: Maxwell, Clinton e Mueller tra i chiamati
Piuttosto che spingere sulla richiesta dei file, Comer ha scelto un’altra strategia: ha convocato per l’11 agosto Ghislaine Maxwell, ex complice di Epstein e attualmente in carcere, oltre ad altre figure di rilievo tra cui Bill e Hillary Clinton, l’ex direttore dell’FBI James Comey, numerosi ex procuratori generali – Merrick Garland, William Barr, Jeff Sessions, Loretta Lynch, Eric Holder e Alberto Gonzales – e l’ex procuratore speciale Robert Mueller, noto per l’indagine sul Russiagate. Mueller ha inoltre un legame diretto con il caso: sua figlia, ex procuratrice a New York, ha condotto le indagini su Epstein e Maxwell.






