New York, 4 ottobre 2025 – Sean John Combs, noto al grande pubblico come Diddy, continua a far parlare di sé non solo per la sua carriera leggendaria nell’East Coast hip hop, ma soprattutto per le vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto. Il rapper e produttore discografico americano, con un’attività musicale attiva dal 1988 al 2024 e fondatore dell’etichetta Bad Boy Records, è stato recentemente condannato a 4 anni e due mesi di carcere per il reato di trasporto di persone a fini di prostituzione, un’accusa che ha scosso profondamente l’opinione pubblica e il mondo dello spettacolo.
Diddy, il processo e le accuse
Il processo, durato otto settimane, ha visto Diddy difendersi energicamente, sostenendo di essere un uomo cambiato e facendo testimoniare le sue figlie Chance e D’Lila, che hanno implorato il giudice Arun Subramanian di concedergli la libertà per permettere alla famiglia di ricostruire il proprio legame. Tuttavia, la procuratrice Christy Slavik ha richiesto una pena di 11 anni, sottolineando la presunta mancanza di pentimento di Combs e la sua presunta arroganza, evidenziata da un discorso programmato a Miami, considerato un gesto di sfida verso la giustizia.
Le accuse più gravi, tra cui traffico sessuale e associazione a delinquere, sono cadute, evitando a Combs una condanna all’ergastolo. Rimane però gravissimo il capo di imputazione per favoreggiamento della prostituzione, reato punito severamente dalla legge federale Mann Act, che prevede fino a 20 anni di prigione in base agli episodi contestati.
Le denunce di Cassie Ventura e altri sviluppi
Tra le testimonianze più rilevanti quella di Cassie Ventura, ex compagna di Diddy e cantante di successo, che lo ha accusato di abusi sessuali e violenza domestica protratti nel tempo. Cassie, che ha avuto un lungo rapporto con Combs dal 2007 al 2018, ha descritto una relazione segnata da soprusi fisici e psicologici, sostenendo che il rapper l’avesse costretta a subire rapporti con sconosciuti. Nonostante l’accordo extragiudiziale raggiunto a novembre 2023, altre due denunce successive hanno aggravato la posizione di Combs, che si trova attualmente in attesa di sentenza definitiva.
L’influenza di Donald Trump: possibile grazia presidenziale
Nonostante il quadro giudiziario complesso, si è aperto un capitolo politico inatteso: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha manifestato interesse a valutare una possibile grazia per Diddy. Fonti vicine alla Casa Bianca riferiscono che Trump, durante il suo mandato, aveva già espresso la volontà di approfondire il caso, anche se non sono state avanzate richieste ufficiali. La decisione potrebbe avere un impatto mediatico rilevante, soprattutto nel contesto delle numerose controversie legali che coinvolgono l’ex presidente e la sua amministrazione.
Sean Combs, nato a New York nel 1969 e cresciuto tra Harlem e Mount Vernon, è stato una figura chiave nella diffusione dell’hip hop negli anni Novanta, collaborando con artisti come Notorious B.I.G. e Mary J. Blige. La sua carriera è stata costellata da successi ma anche da numerose controversie, tra cui accuse di aggressione e violenza sessuale che si sono ripresentate negli ultimi anni, alimentando un dibattito acceso sulla sua figura pubblica e privata.






