New York, 3 ottobre 2025 – Sean “Diddy” Combs, celebre imprenditore musicale e icona dell’hip-hop, ha rivolto un appello al giudice Arun Subramanian, chiedendo clemenza in vista della sentenza che definirà la sua pena detentiva. Il processo, durato otto settimane, si è concluso con un verdetto controverso: Combs è stato assolto dalle accuse più gravi di traffico sessuale e associazione a delinquere, ma giudicato colpevole di due capi d’accusa relativi alla prostituzione, che comportano una pena massima di dieci anni ciascuno.
L’appello di Sean Combs al giudice: “La vecchia versione di me è morta in prigione”
Nella lettera inviata poche ore prima dell’udienza decisiva, Combs ha scritto: “La vecchia versione di me è morta in prigione, ora sono rinato”, implorando il giudice di tener conto della sua trasformazione personale nel decidere la condanna. In parallelo, è stata presentata una lettera firmata da Cassie Ventura, nota artista e sua ex compagna, che si è fatta portavoce delle accuse più pesanti contro Combs. Ventura ha chiesto al giudice di tenere in considerazione “le tante vite che Sean Combs ha sconvolto con i suoi abusi”.
La difesa auspica una condanna contenuta, non superiore a 14 mesi di carcere, mentre l’accusa ha sollecitato una pena severa, superiore agli 11 anni.






