Bangkok, 10 dicembre 2025 – La tensione tra Thailandia e Cambogia si intensifica ulteriormente, con oltre 400.000 cittadini thailandesi evacuati dalle zone di confine per motivi di sicurezza. Il ministero della Difesa thailandese ha confermato che gli sfollati sono stati trasferiti in rifugi temporanei a causa della minaccia giudicata imminente dagli scontri militari che da giorni coinvolgono la fascia di confine.
Evacuazioni di massa e accuse reciproche
Il portavoce del ministero della Difesa thailandese, Surasant Kongsiri, ha fornito i dettagli dell’operazione in una conferenza stampa, sottolineando che la massiccia evacuazione civile è stata necessaria per proteggere la popolazione locale. Le autorità di Bangkok imputano a Phnom Penh il posizionamento di armamenti in una zona contesa della provincia costiera di Trat, definendo questa manovra la causa scatenante delle ostilità.
Dal lato cambogiano, il presidente del Senato ed ex primo ministro Hun Sen ha dichiarato che la Cambogia ha reagito militarmente solo dopo aver cercato di rispettare il cessate il fuoco per oltre 24 ore, permettendo allo stesso tempo l’evacuazione dei civili. Hun Sen ha inoltre accusato la Thailandia di aver violato gli accordi multilaterali raggiunti nei mesi precedenti, affermando che la Cambogia sta semplicemente difendendo la propria sovranità.

Il contesto del conflitto tra Thailandia e Cambogia
Entrambe le nazioni rivendicano la proprietà di templi e siti storici lungo la linea di confine, in particolare nell’area della provincia di Trat. Le tensioni si inseriscono in un contesto storico complesso che vede i due Stati contrapposti da decenni per questioni legate a sovranità e patrimonio culturale.
Il primo ministro thailandese Anutin Charnvirakul ha ribadito con fermezza che l’esercito thailandese difenderà la sovranità nazionale senza alcun ritiro immediato dalle zone coinvolte negli scontri. Nel frattempo, l’ex presidente statunitense Donald Trump ha commentato durante un comizio: «Ho risolto otto guerre, inclusa quella fra Thailandia e Cambogia, che oggi hanno ripreso. Domani le chiamerò. Chi può fare una telefonata e risolvere una guerra?».
Le dinamiche di questo conflitto riflettono tensioni più ampie nella regione del Sud-est asiatico, dove la storia coloniale, le rivendicazioni territoriali e le rivalità politiche continuano a influenzare la stabilità e la sicurezza. Gli aggiornamenti sulle evacuazioni e le dichiarazioni ufficiali indicano che la situazione rimane fluida e potenzialmente pericolosa per la popolazione civile nelle aree di frontiera.





