Salis, Benifei (PD): “Meloni accoglie Orban in ECR, ma non chiede rispetto per una sua cittadina”
L’eurodeputato dem: “Diciamolo forte ad Orban: l’Ue non è un bancomat. Ennesima violazione dello stato di diritto”
(Strasburgo). “L’Ungheria di Orban si è macchiata nuovamente di una grave violazione dello stato di diritto a cui quest’aula deve reagire: mi riferisco al caso di Ilaria Salis cittadina europea, da un anno in stato di arresto in condizioni molto dure, costretta a firmare fogli in ungherese senza traduzione e portata al guinzaglio e con catene in un’aula di tribunale. In Europa i diritti anche degli arrestati e dei detenuti, che siano poi ritenuti colpevoli o innocenti, vanno rispettati, e mi vergogno del silenzio del governo italiano”. Così Brando Benifei, capodelegazione degli eurodeputati del Partito democratico a Bruxelles, durante il suo intervento in plenaria di Strasburgo sul caso di Ilaria Salis. “La premier Meloni è pronta ad accogliere l’ultradestra orbaniana nel suo gruppo politico, ma non riesce a chiedere rispetto per una sua cittadina, leggo di suoi ministri che non hanno visto, che non sanno, che sono costernati, ma poi sono muti di fronte ai nazionalisti loro amici. Una sottomissione imbarazzante, indegna che suscita rabbia e una giusta indignazione”, ha aggiunto. “Diciamolo forte al primo ministro Orban, che l’Europa non è un bancomat! I diritti umani in quest’aula vengono prima di tutto, su di essi è fondata la nostra Unione. Dignità per Ilaria Salis”, ha concluso Benifei. (Federica Onnis/alanews)
