Nel quadro delle crescenti tensioni internazionali, il Segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha lanciato un allarme di rilievo coinvolgendo direttamente l’Italia tra i potenziali obiettivi di un possibile attacco missilistico da parte di Putin. Rutte, in carica dal 1º ottobre 2024, ha sottolineato la gravità della minaccia rappresentata dai nuovi sistemi d’arma di Mosca, confermando la necessità di un rafforzamento difensivo anche sul fronte occidentale dell’Alleanza.
Rutte avverte: “Putin può colpire anche Roma”
Mark Rutte ha dichiarato che i missili russi più avanzati sono capaci di raggiungere città come Roma, Amsterdam e Londra a velocità supersonica e che i tradizionali sistemi di intercettazione della NATO non sono efficaci contro tali armi. “Siamo tutti in pericolo – ha avvertito – non solo i Paesi dell’Est Europa come Estonia, Polonia o Romania, ma anche l’Italia”. Questo monito giustifica l’ampio piano di potenziamento militare recentemente approvato per i confini orientali dell’Alleanza Atlantica. Rutte ha inoltre definito Vladimir Putin “il principale avversario della NATO nel lungo periodo”, evidenziando la crescente capacità militare russa di rappresentare una minaccia concreta.
Putin risponde con toni concilianti ma fermi
Il presidente russo Vladimir Putin ha risposto agli allarmi invitando alla calma e criticando quello che definisce “stereotipi occidentali”. Secondo Putin, la Russia ha più volte manifestato la volontà di cooperare con la NATO e persino di entrare nell’Alleanza, ma le sue proposte sono state respinte dagli occidentali per non voler rinunciare alla propria egemonia globale. Il leader di Mosca ha inoltre sottolineato l’importanza di un mondo multipolare e ha assicurato che la Russia non mostrerà mai segni di debolezza o indecisione, avvertendo coloro che coltivano “sogni di infliggere una sconfitta strategica” a Mosca.
Nel contempo, da Sochi, Putin ha ribadito che la Russia monitorerà attentamente ogni sviluppo legato alla militarizzazione della NATO, riservandosi di rispondere con misure convincenti. Ha definito “pirateria” il recente sequestro di una petroliera russa da parte della Francia in acque neutrali, rafforzando la sua posizione critica nei confronti delle iniziative europee che mirano a sostenere l’Ucraina con l’utilizzo di capitali russi congelati e la costruzione di sistemi di difesa a base di droni.






