Continuano le tensioni tra la Russia e l’Occidente: ecco le parole di Dmitri Medvedev su un possibile attacco preventivo russo
Mosca, 17 luglio 2025 – In un contesto internazionale caratterizzato da tensioni crescenti, Dmitri Medvedev, vice presidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa ed ex presidente della Russia, ha rilasciato dichiarazioni forti riguardo all’atteggiamento dell’Occidente e alle possibili risposte di Mosca. Citato dall’agenzia Tass, Medvedev ha sottolineato la persistente “natura insidiosa dell’Occidente” e il suo “distorto senso di superiorità”, affermando che la Russia potrebbe dover agire in modo deciso, anche “assestando colpi preventivi, se necessario”.
Le parole di Medvedev e il ruolo della Russia nella crisi internazionale
Medvedev ha precisato che, comunque, la Russia non intende entrare in guerra con la Nato né attaccare l’Europa, definendo queste ipotesi “una totale assurdità” propagata da politici occidentali. Ha descritto la situazione attuale come una “guerra per procura” che coinvolge “missili di fabbricazione occidentale”, ricognizioni satellitari, sanzioni e discorsi sulla militarizzazione europea. Secondo il vice presidente del Consiglio di sicurezza, queste azioni rappresentano un tentativo dell’Occidente di distruggere quella che ha definito “l’anomalia storica” rappresentata dalla Russia.
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che le affermazioni di Medvedev “esprimono il suo punto di vista” e ha aggiunto che, considerando il contesto attuale, caratterizzato da una linea europea “molto poco costruttiva, conflittuale e militarista”, le preoccupazioni di Medvedev sono “pienamente giustificate”.
Medvedev, una figura chiave nella politica del Cremlino
Dmitri Anatol’evič Medvedev, nato a Leningrado nel 1965, è stato presidente della Federazione Russa dal 2008 al 2012 e primo ministro dal 2012 al 2020. Dal gennaio 2020 è vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, carica dalla quale esercita una crescente influenza sulla politica estera russa, assumendo posizioni sempre più dure nei confronti dell’Occidente. Durante il suo mandato presidenziale, Medvedev ha promosso una modernizzazione economica e sociale del paese e ha firmato importanti trattati internazionali, come il New START per la riduzione delle armi nucleari con gli Stati Uniti. Tuttavia, negli ultimi anni, si è distinto per un approccio più “falco” in politica estera, alimentando una retorica di tensione con l’Occidente, come evidenziato dalle sue recenti dichiarazioni sulle possibili risposte preventive alle minacce percepite.






