Serghei Lavrov ha annunciato che durante l’incontro al Cremlino del 2 dicembre scorso tra il presidente Vladimir Putin e l’inviato speciale americano Steve Witkoff sono state superate tutte le incomprensioni tra Russia e Stati Uniti riguardo alla questione ucraina. Le intese raggiunte nel vertice di Ferragosto in Alaska tra Putin e Donald Trump sono state confermate, segnando un importante passo nei negoziati bilaterali.
Superate le incomprensioni tra Russia e USA sull’Ucraina
Secondo quanto riferito da Lavrov all’agenzia Tass, le parti hanno confermato le intese reciproche raggiunte ad Anchorage, un risultato definito “molto, molto importante” dopo una fase di pausa nei colloqui. Il ministro ha inoltre sottolineato che le incomprensioni sulla crisi in Ucraina sono state completamente eliminate, aprendo la strada a un dialogo più costruttivo.
Le intese si basano sulle proposte avanzate da Putin nel giugno 2024, che prevedono il ritiro delle truppe ucraine dalle quattro regioni rivendicate da Mosca e l’impegno ufficiale di Kiev a non entrare nella NATO. Questi principi sono stati ribaditi dal capo della diplomazia russa come condizioni fondamentali per una risoluzione pacifica del conflitto.
Posizione russa sui peacekeeper europei e le accuse a Zelensky
Il ministro Lavrov ha inoltre avvertito che qualora i Paesi europei inviassero peacekeeper in Ucraina, tali forze verrebbero considerate obiettivi militari legittimi dalle forze russe. “Fantasticheranno di inviare i loro militari in Ucraina come peacekeeper, ma per noi questi diventeranno immediatamente obiettivi legittimi”, ha dichiarato Lavrov all’agenzia Interfax, sottolineando la fermezza della posizione russa su questo punto.
Inoltre, Lavrov ha accusato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky di voler prolungare il conflitto per motivi di sopravvivenza politica e forse anche fisica, citando uno scandalo di corruzione interno scoppiato in Ucraina. “Per Zelensky il prolungamento del conflitto sembra essere diventato una questione di sopravvivenza”, ha affermato il ministro, come riportato da Tass.
Nuove proposte per garanzie di sicurezza collettiva
Infine, Lavrov ha reso noto che la Russia ha trasmesso agli Stati Uniti nuove proposte sulle garanzie di sicurezza collettiva nell’ambito dei negoziati sull’Ucraina. Il ministro ha sottolineato che le discussioni non possono limitarsi solo alla situazione ucraina ma devono riguardare un quadro più ampio di sicurezza regionale e globale. Pur mantenendo valide le proposte presentate nel dicembre 2021, Mosca si è detta pronta a valutare altre soluzioni per un accordo condiviso.
Questi sviluppi segnano un momento cruciale nelle relazioni tra Mosca e Washington e potrebbero influenzare significativamente l’evoluzione del conflitto in Ucraina e della politica di sicurezza europea.






