Mosca, 5 agosto 2025 – Il Cremlino ha definito “illegittime” le recenti minacce del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di imporre dazi supplementari all’India a causa delle sue importazioni di petrolio russo. La presa di posizione del governo russo è stata riportata dall’agenzia Tass, sottolineando che “gli Stati sovrani devono scegliere in modo indipendente i loro partner“ commerciali.
Il Cremlino respinge le pressioni di Trump sull’India
La controversia nasce dalle dichiarazioni di Trump, che ha minacciato di applicare misure tariffarie per disincentivare l’acquisto di petrolio russo da parte dell’India, un partner economico strategico per Mosca. L’amministrazione russa ha risposto con fermezza, ribadendo il principio di sovranità nazionale nella scelta dei rapporti commerciali e criticando l’interferenza statunitense.
Questa posizione del Cremlino giunge in un momento di crescente tensione geopolitica, in cui la Russia cerca di mantenere e rafforzare i legami con paesi come l’India, nonostante la pressione internazionale legata al conflitto in Ucraina e alle sanzioni occidentali. L’India, dal canto suo, continua a bilanciare le proprie relazioni tra Occidente e Russia, soprattutto nel settore energetico.
Donald Trump e la sua politica energetica
Donald Trump, tornato alla presidenza degli Stati Uniti nel gennaio 2025 dopo un precedente mandato dal 2017 al 2021, ha da sempre adottato una politica energetica fortemente protezionistica e orientata alla difesa degli interessi americani. Nel suo attuale mandato, Trump ha ribadito la volontà di sostenere l’industria energetica nazionale e di perseguire l’indipendenza energetica degli Stati Uniti, mantenendo però una linea dura nei confronti di importazioni energetiche da paesi ritenuti strategici per la Russia.
La minaccia di nuovi dazi all’India si inserisce in questo quadro, evidenziando come l’amministrazione Trump intenda esercitare pressioni economiche per limitare le relazioni energetiche tra paesi partner della Russia. Tuttavia, la risposta del Cremlino ha messo in chiaro che Mosca non intende accettare interferenze nella sua politica estera e commerciale, certificando così il persistente scontro tra Stati Uniti e Russia sul piano geopolitico e commerciale.






