Il Cremlino risponde all’ultimatum di Trump sulla guerra in Ucraina: ecco le parole del portavoce Peskov
Mosca, 29 luglio 2025 – Il Cremlino ha risposto all’ultimatum lanciato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardo al conflitto in Ucraina, riaffermando il proprio impegno nel processo di pace, pur sottolineando la necessità di tutelare gli interessi nazionali russi.
Il messaggio del Cremlino all’amministrazione Trump
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato oggi che la Russia “rimane impegnata nel processo di pace in Ucraina per garantire i suoi interessi”. La presa di posizione arriva in seguito all’ultimatum di 10-12 giorni rivolto da Trump a Mosca con l’obiettivo di porre fine al conflitto ucraino. Peskov ha inoltre affermato che il Cremlino ha “preso nota dell’ultimatum” senza aggiungere ulteriori dettagli sulle eventuali contromisure o risposte specifiche.
Il riferimento di Trump, che è tornato alla presidenza degli Stati Uniti nel gennaio 2025, segnala una nuova fase di pressione diplomatica nei confronti della Russia, ma la risposta moscovita sottolinea la volontà di proseguire il dialogo, mantenendo però saldi i propri interessi strategici.
Contesto internazionale e implicazioni
Il conflitto in Ucraina rimane una delle emergenze geopolitiche più critiche, con continue tensioni tra Russia e Occidente. Le parole del portavoce Peskov evidenziano come Mosca consideri la pace un obiettivo imprescindibile, ma al tempo stesso intenda salvaguardare la propria posizione nel teatro ucraino.
L’ultimatum di Trump, che ha assunto una linea più decisa rispetto ai suoi predecessori statunitensi, intende accelerare una soluzione negoziata, ma la risposta del Cremlino lascia intendere che la trattativa non sarà semplice. La situazione resta quindi in una fase di stallo diplomatico, con l’attenzione internazionale concentrata sulle prossime mosse di Washington e Mosca.
Il Cremlino, situato nel cuore di Mosca, è non solo la residenza del capo di Stato russo ma anche simbolo del potere politico di Mosca, da dove vengono coordinate le strategie nazionali e internazionali. La dichiarazione di oggi rappresenta quindi la posizione ufficiale della Russia nel delicato confronto con gli Stati Uniti sul dossier ucraino.






