Nella notte appena trascorsa, le forze di difesa aerea della Russia hanno intercettato e distrutto un totale di 141 droni ucraini, in un’azione che si è estesa su diverse regioni della Federazione Russa. Contemporaneamente, i bombardieri strategici russi sono stati protagonisti di un volo operativo sulle acque del Mare di Barents e del Mare di Norvegia, aumentando la tensione nelle aree marittime settentrionali.
Intercettazione massiccia di droni in diverse regioni russe
Secondo una nota ufficiale diffusa dal Ministero della Difesa russo e ripresa dall’agenzia Tass, le difese aeree hanno neutralizzato 141 droni ucraini ad ala fissa. Le zone interessate dall’azione includono la regione di Bryansk (con 62 droni abbattuti), Tula (12), Kaluga (11), Mosca (9), e altre aree quali Adighezia, Krasnodar, Crimea, Rostov, Belgorod, Voronezh, e Kursk. L’intercettazione si è estesa anche alle acque del Mar d’Azov, evidenziando un’operazione di difesa su vasta scala.
Questo episodio rappresenta un’ulteriore intensificazione del conflitto aereo-tecnologico che coinvolge le forze russe e ucraine, con Mosca che conferma la capacità di difesa aerea di reagire a incursioni multiple e coordinate.
Missione strategica dei bombardieri nei mari settentrionali
Parallelamente, i bombardieri strategici russi Tu-95MS hanno condotto una missione di volo pianificata sulle acque neutrali del Mare di Barents e del Mare di Norvegia, con una durata superiore alle sette ore. I bombardieri sono stati scortati dai caccia Su-33 della Marina russa, a loro volta affiancati in alcune fasi del percorso da caccia stranieri, come riferito dal Ministero della Difesa russo.
Questa attività militare si inserisce in un contesto di crescente tensione geopolitica nell’area artica e nel Nord Europa, dove la presenza di Mosca si fa sentire con operazioni strategiche a lungo raggio. La scelta delle acque neutrali sottolinea la volontà di esercitare pressione e monitorare le rotte marittime e aeree di interesse internazionale.
Le operazioni notturne di difesa e i voli strategici dei bombardieri evidenziano un momento di particolare mobilitazione militare da parte della Russia, con Mosca che mantiene alta la guardia in più fronti, dal territorio continentale fino agli spazi marittimi settentrionali.






