Mosca, 22 settembre 2025 – Continua a gravare la tensione al confine tra Russia e Ucraina, con nuovi attacchi e vittime che si registrano nella regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina. Gli attacchi ucraini hanno provocato almeno cinque morti e dodici feriti, tra cui tre minorenni, in particolare nel villaggio di Rakitnoe, secondo quanto riportato dal governatore Vyacheslav Gladkov. L’area, da tempo sotto costante assedio di missili e droni ucraini, è stata dichiarata in stato di emergenza, con Mosca che ha disposto un rafforzamento delle misure di sicurezza per contrastare le incursioni.
Gli attacchi a Belgorod: cinque civili uccisi e dodici feriti
Il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha reso noto che l’ultimo raid ha colpito duramente la popolazione civile, causando cinque morti e dodici feriti, quattro dei quali in condizioni critiche, fra cui una donna operata per una ferita da scheggia all’addome e tre uomini. L’attacco al villaggio di Rakitnoe ha distrutto abitazioni e infrastrutture, con edifici crollati sotto i bombardamenti. Gladkov ha sottolineato che la situazione rimane estremamente difficile e che le forze dell’ordine stanno continuando i controlli e le operazioni antiterrorismo nei distretti coinvolti, tra cui Krasnaya Jaruga, Rakitnoye e Shebekino.
Nuovi attacchi e tensioni nelle regioni dell’Ucraina
Parallelamente, la regione ucraina di Zaporizhzhia è stata colpita da una serie di esplosioni, almeno cinque, dopo un attacco aereo russo che ha causato la morte di tre persone e il ferimento di due, una delle quali in condizioni gravi. Ivan Fedorov, governatore dell’oblast’ di Zaporizhzhia, ha confermato su Telegram che gli attacchi continuano, danneggiando infrastrutture civili e impianti industriali, e provocando incendi e distruzione di veicoli. Nella notte sono stati inoltre registrati attacchi con droni russi nella regione di Sumy e nella capitale Kiev, con almeno due feriti.
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