Una corsa tra i boschi che si trasforma in un incubo. Il 32enne Billy Halloran, runner originario di Auckland (Nuova Zelanda), è stato attaccato da un orso durante un allenamento nei boschi di Myoko, in Giappone. L’uomo, esperto di ultramaratone e profondo conoscitore della zona, è sopravvissuto all’aggressione ma ha riportato gravi ferite al braccio e alla gamba. “Con un solo morso, il mio braccio era finito”, ha raccontato dal letto d’ospedale in un’intervista a CNN.
L’attacco nei boschi di Myoko
Era una mattina d’inizio ottobre quando Halloran ha notato due orsi neri asiatici tra i cespugli, a meno di trenta metri di distanza. “Appena li ho visti ho capito che ero nei guai”, ha detto. In Giappone, gli attacchi di orsi sono in aumento: oltre 100 persone ferite e 7 vittime dall’inizio dell’anno, il numero più alto dal 2006.
Halloran ha tentato di indietreggiare lentamente, ma uno degli animali si è avvicinato. “Era grande come me, almeno 70 chili”, ha ricordato. Ha provato a spaventarlo urlando, ma l’orso ha reagito con un balzo improvviso: “Mi è saltato addosso e mi ha morso il braccio. Mi ha spinto a terra e poi ha attaccato anche la gamba.”
La fuga e i soccorsi
Nonostante le ferite, Halloran è riuscito a rialzarsi e a mantenere un “duello di sguardi” con l’animale, finché quest’ultimo non si è ritirato nel bosco. Sotto shock, ha chiamato la moglie chiedendole aiuto. “Ho corso per un chilometro con il braccio distrutto e la gamba sanguinante”, ha raccontato.
Pochi minuti dopo, la donna lo ha raggiunto in auto e ha atteso con lui l’arrivo dell’ambulanza. Le immagini diffuse mostrano Halloran trasportato in barella, cosciente ma con il braccio immobilizzato.

Tre interventi e una lunga riabilitazione
In ospedale i medici hanno scoperto la gravità delle ferite: un morso aveva portato via una parte dell’osso, rendendo necessaria una ricostruzione con innesto dall’anca e l’applicazione di placche metalliche. In tutto, Halloran ha subito tre interventi chirurgici.
Dopo due settimane di degenza, spera di poter essere dimesso entro fine ottobre. “Il recupero sarà lungo – ha detto – ma voglio tornare a correre. Non sarà come prima, ma ci proverò.”
Il trauma e la paura
Oltre alle cicatrici fisiche, l’atleta dovrà affrontare quelle psicologiche. “È come chi viene attaccato da uno squalo e deve tornare in mare,” ha spiegato. Tuttavia, il runner si dice determinato a riprendere gli allenamenti, grazie al supporto della comunità di Myoko e dei compagni di corsa che gli sono rimasti accanto.
“Mi considero fortunato – ha aggiunto – altri non hanno avuto la stessa possibilità.”
Un problema crescente in Giappone
Negli ultimi mesi, gli avvistamenti di orsi si sono moltiplicati in tutto il Paese. Alcuni episodi hanno coinvolto animali entrati in supermercati o aree residenziali, e persino un asilo nido. Secondo gli esperti, il cambiamento climatico ha alterato il ciclo naturale di fioritura e fruttificazione, riducendo le fonti di cibo nei boschi e spingendo gli orsi verso i centri abitati.
Il governo giapponese ha annunciato nuove misure di contenimento, tra cui piani di controllo e maggiore vigilanza nelle zone rurali.
La lezione di Billy Halloran
Nonostante la paura, Halloran non vuole rinunciare alla natura. “Sarò solo più cauto,” ha detto, promettendo di correre con spray anti-orso e di evitare le zone più isolate.
Il suo obiettivo, dopo la guarigione, è tornare nei boschi che ama: “Quando sarò pronto, voglio tornare a correre. È lì che ritroverò me stesso.”
In attesa della neve e della stagione dello snowboard, Halloran spera che la sua storia possa servire da monito a chi frequenta la montagna: “La natura è meravigliosa, ma bisogna rispettarla e non sottovalutarla.”






